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LA PROVOCAZIONE

«Cerco volontari per le ronde serali nei quartieri»

Appello social di Sasso, bancario: «No armi». Il Comune: «No comment»

Francesca Morandi

Email:

fmorandi@laprovinciacr.it

12 Gennaio 2025 - 09:40

«Cerco volontari per le ronde serali nei quartieri»

Cremona vista dall'alto

CREMONA - «A.a.a cercasi volontari x la costituzione di ronde di quartiere serali x il controllo territorio! (Chiaramente non armate!)». La chiama «una provocazione» Giampaolo Sasso, 56 anni, casa fuori Cremona, bancario in città. Dice di essere stato aggredito l’estate scorsa davanti alla banca. «Due tossici urinavano, mi hanno spintonato». Sasso è l’autore del post social pubblicato due giorni fa: 79 like alle 20.30 di ieri. «La situazione sta peggiorando parecchio. Vanno bene i like, ma con i like non ci faccio niente. Servono conferme».

La sua ‘provocazione’ nasce «a forza di leggere i post sulle varie aggressioni in città. Io sono stanco. I tempi sono cambiati, il nostro problema sono le baby gang, ragazzini stranieri di seconda generazione. Ci sono anche i nostri, per carità, e già ci bastavano. La gente che rispetta le nostre regole e lavora è ben accetta: molti si sono integrati. Anche noi siamo andati nelle miniere in Belgio o a fare i gelatai in Germania e le regole le abbiamo sempre accettate». Le ronde «come deterrente» e «di supporto alle forze dell’ordine».

Niente armi. «È vietato», rimarca Sasso. La violenza è bandita. «Non facciamone un campo di battaglia. L’uso della violenza è consentito solo in caso di legittima difesa. Se vedo uno scippo, due che spacciano o un tentativo di furto, chiamo la polizia e i carabinieri. Quartieri Cambonino, Sant’Ambrogio, Villetta: la gente si lamenta, si sente insicura. E l’altro giorno segnalavano un’auto sospetta al Boschetto». Sasso spiega di aver scritto il post «anche nella speranza che qualcuno della pubblica amministrazione si faccia vivo anche solo per dirmi: ‘Come ti permetti, chi sei, cosa vuoi fare?’. Non si è mosso nessuno, per ora». Dall’amministrazione comunale «no comment». Ma sulla proposta di mettere in piedi delle ronde ci sarebbe un’ombra di illegalità. E, come trapela, si faranno degli accertamenti. Ci sono anche perplessità sull’opportunità di un’iniziativa da parte di persone non addestrate che potrebbe ostacolare il lavoro delle forze dell’ordine, anziché aiutarle. Intanto, con Sasso si sono fatti vivi quattro-cinque ‘candidati’. «Ma in quattro o cinque facciamo un po’ fatica. Ci vogliono squadre di almeno cinque-sei persone, soprattutto non di 1 metro e 50 di altezza per 30 chili di peso», spiega il bancario, lui 1 metro e 68 «per 80 chili: i miei cazzotti si sentono».

Si astengano i rissosi. «Li seleziono. In un paio mi hanno scritto: sono quelli che vogliono lo scontro fisico e non va bene, perché la violenza chiama violenza». Le ronde come «prevenzione: meglio prevenire che curare. Non siamo ancora arrivati ai punti di Milano e Brescia. Evitiamo di arrivarci. A dicembre a Brescia c’è stato un corteo. Lasciamo stare da che parte politica, ma non ci sono stati né danni né incidenti. Lo slogan: ‘Riprendiamoci la nostra città’. Ecco: riprendiamoci Cremona». La parte politica che Sasso non cita è l’estrema destra i cui militanti hanno sfilano gridando ‘Boia chi molla’, suscitando la reazione indignata della sindaca Laura Castelletti. Oltre trenta commenti all’appello social di Sasso, per lo più positivi.

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Commenti all'articolo

  • bvrtpt

    12 Gennaio 2025 - 11:16

    Invece di trincerarsi dietro un "no comment", l'amministrazione comunale dovrebbe darsi una svegliata, abbandonare i dogmi del "politicamente corretto" e mettere in campo maggiori risorse per la sicurezza, distogliendole magari da altre iniziative ideologiche di facciata....

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