Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

DONAZIONE DI ORGANI

In 46 tornano a vedere con le cornee cremasche

E un prelievo di reni e cuore salva tre vite a Brescia, Niguarda e al San Matteo di Pavia

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

02 Gennaio 2025 - 05:10

In 46 tornano a vedere con le cornee cremasche

CREMA - Tre vite salvate grazie a una donazione multiorgano: cuore e reni. Ma anche un prelievo multitessuto: valvole cardiache, ossa, cute. E 92 donazioni di cornee, che hanno permesso di restituire la vista a 46 persone. Sono i numeri cardine dell’attività 2024 del coordinamento ospedaliero per il prelievo di organi e tessuti dell’Asst di Crema. Un salto all’indietro, per la verità, con un ritorno ai livelli del 2022. Ma il 2023 — va precisato — era stato un anno record: erano state addirittura 141 le cornee prelevate da 72 donatori, di cui 55 risultate idonee per interventi di cheratoplastica. Mentre, nel 2022, erano state complessivamente 94.

L'ospedale di Crema


La donazione più rilevante dell’anno appena concluso è stata comunque quella avvenuta nello scorso mese di maggio: tre i beneficiari, grazie alla scelta fatta dai familiari di un 49enne cremasco, deceduto a seguito di un’emorragia cerebrale. Il prelievo di cuore e reni era stato eseguito nel blocco operatorio dello stesso Maggiore. Al lavoro si erano messe le equipe arrivate dal Niguarda ma anche da Brescia. I reni erano stati poi destinati al centro clinico milanese e al San Matteo di Pavia, mentre il cuore è stato a sua volta trapiantato al Niguarda. E nel 2023, nella struttura sanitaria di largo Ugo Dossena, erano stati effettuati addirittura due prelievi multiorgano.


L’Asst lavora in stretta sinergia con l’Aido locale per diffondere la cultura del dono, non solo di organi, ma anche di tessuti. Le due realtà hanno del resto organizzato, anche nel corso del 2024, varie iniziative per la sensibilizzazione. «Dare il consenso alla donazione, oggi, significa salvare una vita domani. Donare è importante, è un gesto d’altruismo che ci caratterizza. Nostro compito è diffondere la consapevolezza, a partire dai più giovani — sottolinea il medico rianimatore e presidente dell’Aido locale Carmine Troiano —: è fondamentale ridurre la percentuale di opposizione alla donazione che, quest’anno a livello nazionale, si attesta al 32,5 per cento».

Il medico Carmine Troiano

I numeri cremaschi sono incoraggianti e le iniziative divulgative proseguiranno. «Solo nell’anno appena trascorso — entra nel dettaglio lo stesso Troiano — come Aido intercomunale di Crema, Offanengo, Pianengo, Ricengo e Ripalta Cremasca, abbiamo incontrato 650 studenti e tantissime altre persone. Cerchiamo di spiegare loro l’importanza di esprimere il consenso in vita». Diverse sono le modalità per manifestare la propria volontà e dare speranza a molti pazienti. Tra queste l’iscrizione all’Aido. Oppure, al momento del rinnovo della carta di identità elettronica, all’ufficio anagrafe del Comune di residenza, si può dare il proprio assenso.


Infine, è possibile registrare una dichiarazione alla segreteria della direzione medica dell’Azienda sociosanitaria territoriale. In questo caso, è necessario richiedere un appuntamento. La scelta viene registrata nel sito, ma comunque non è irrevocabile. Si tratta — va da sé — di un prezioso atto di generosità. La costola cremasca dell’Associazione italiana donatori di organi è stata da poco allargata ad alcuni dei più popolosi paesi limitrofi. E oggi rappresenta una sezione, che può vantare da ben 2.200 iscritti.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400