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CREMONA. LA CITTÀ CHE CAMBIA

All’asta l’ex sede dell’Aem, l’ipotesi di uno studentato

C’è un acquirente. Entro il 23 gennaio le manifestazioni di interesse. Prezzo iniziale di 725mila euro

Massimo Schettino

Email:

mschettino@laprovinciacr.it

28 Dicembre 2024 - 05:10

All’asta l’ex sede dell’Aem, l’ipotesi di uno studentato

CREMONA - C’è l’ipotesi della realizzazione di uno studentato nell’edificio di viale Trento e Trieste 38 che ha ospitato fino al 2021 la sede dell’Aem. Un’ipotesi sicuramente impegnativa per una palazzina progettata nel 1959, costruita nel 1965 e da sempre adibita a uffici.

Fatto sta che ora si è fatto avanti un possibile acquirente. Aem ha dunque pubblicato pochi giorni fa, il 23 dicembre, un avviso pubblico finalizzato «alla verifica circa l’esistenza di ulteriori soggetti interessati all’acquisto dell’immobile». Insomma, se c’è qualcun altro che vuole comprare la palazzina si faccia avanti ora o taccia per sempre. Le offerte devono essere presentate entro e non oltre le 12 del 23 gennaio. E lo stesso giorno, alle 14,30, si procederà all’apertura dei plichi. Il bando precisa che «l’immobile e le sue pertinenze non sono stati dichiarati di interesse culturale».

E da Piano regolatore può essere adibito a qualsiasi uso, anche commerciale, ma non industriale. Il bando specifica anche che «qualora dovessero pervenire più offerte» si procederà ad un’asta con offerte palesi in rialzo di 10mila euro. L’immobile viene venduto a corpo, in lotto unico, e il prezzo, a base d’asta, è di 725mila euro. Un ‘prezzaccio’ rispetto alla precedente valutazione di 1,4 milioni, quando nella ex sede dell’Aem, in tutto 1.450 metri quadrati, si ipotizzava potesse andare l’amministrazione provinciale.

In quel caso per la ristrutturazione si sarebbero dovuti aggiungere altri 4 o 5 milioni per la ristrutturazione, che potevano arrivare dalla Regione. Ma il progetto sostenuto da Giovanni Gagliardi, allora consigliere comunale del Pd e vicepresidente della Provincia, è naufragato fra le polemiche, con il centrodestra nettamente contrario. L’amministrazione guidata da Mirko Paolo Signoroni aveva anche pubblicato un avviso per manifestazione pubblica di interesse finalizzata ad un’indagine esplorativa di mercato ai fini dell’acquisto di un immobile da destinare a sede dei servizi tecnici dell’ente. A quel bando Aem aveva risposto offrendo appunto la ex sede di viale Trento e Trieste, ma, spiega l’allora presidente Fiorella Lazzari, agli uffici della ex municipalizzata non è più arrivata alcuna risposta.

Per l’operazione, del costo di circa 6 milioni, l’amministrazione provinciale aveva deciso di utilizzare il tesoretto di Centropadane liberatosi dopo la composizione del contenzioso con le banche e diviso fra i soci. La seconda tranche di 11 milioni, però, non è mai stata distribuita. E ora la vicenda è appesa all’acquisto di Stradivaria da parte del fondo di investimento interessato a realizzare l’autostrada Cremona-Mantova. Ma il ‘prezzaccio’ è tale per cui in Provincia l’interesse per l’edificio si è rinfocolato. Le riflessioni però vanno fatte in tempi molto ristretti.

«La decisione — spiega il nuovo presidente dell’Aem, Tommaso Coppola — è stata presa all’unanimità dal Cda precedente che ha fatto una valutazione sulla convenienza della dismissione, anche in relazione allo stato dell’immobile. Sarà poi il Cda che presiedo a valutare le manifestazioni di interesse che dovessero arrivare».

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