L'ANALISI
22 Dicembre 2024 - 15:39
Fabrizio Gargioni
CREMA - Il giudice del tribunale di Cremona ha ordinato lo sfratto alla società che gestiva il Golf Crema Resort, che fa capo a Fabrizio Gargioni. Quest’ultimo era anche presidente del club, prima di rassegnare le dimissioni dalla carica il mese scorso. Nella sua sentenza, dopo aver accolto le istanze presentate dalla proprietà del Resort di Ombrianello, il giudice ha dato tempo fino a fine marzo a Gargioni per sgomberare i locali. In uno scambio di lettere tra i legali rappresentanti le due parti in causa, però, è scritto che Gargioni si impegna a restituire le chiavi entro fine mese o al massimo i primi giorni di gennaio. I macchinari per la manutenzione del campo da golf sono già stati portati via; restano da liberare gli uffici.
Soltanto nel momento in cui la proprietà tornerà in pieno possesso del proprio bene si potrà pensare a riaffidare la gestione e a far ripartire l’attività. Gli interessamenti non mancano, anche da parte di soggetti esperti nella gestione di un golf club, ma finché i locali non saranno stati liberati non è possibile concludere alcuna trattativa. Uno dei nodi da sciogliere è quello di capire quanti soci sono ancora disposti a iscriversi a Crema. Il tesseramento degli attuali 500 è valido fino a febbraio. Diventa dunque importante poter riavviare il circolo prima possibile.
Nel caso di nuovo affidamento, la prima cosa da fare sarà la manutenzione e il ripristino dei due campi gara: il Daddy a 18 buche e il Mummy a 9, che è inutilizzato ormai da quasi due anni. Poi occorrerà sistemare gli spogliatoi e riattivare la club house con bar e ristorante. Perché l’attività sportiva possa ripartire servirà, oltre a un nuovo gestore, nominare un nuovo consiglio societario.
I problemi in seno al Golf club Crema erano iniziati dopo le ferie di agosto, quando il Resort non aveva riaperto. Gargioni, che già aveva lanciato segnali di difficoltà ai soci in precedenti occasioni, ha convocato più di un’assemblea (sempre scarsamente partecipata) per informare della situazione, per cercare un sostegno, che non è mai arrivato, al fine di favorire nuovi ingressi e una nuova composizione del consiglio.
I tesserati intervenuti avevano soltanto espresso le loro lamentele per la chiusura prolungata del circolo, alla quali Gargioni aveva cercato di rispondere con una soluzione tampone e temporanea, che aveva consentito loro di proseguire nel mese di ottobre con l’attività sportiva nei circoli limitrofi, quali Golf Club Rossera, Golf Campodoglio, Golf La Colombera e Golf Terre Del Po, che si erano offerti di ospitare gratuitamente i soci cremaschi. Ora si attendono le nuove mosse per capire quando il Resort potrà riaprire e quando potrà ripartire l’attività sportiva e agonistica.
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