L'ANALISI
22 Dicembre 2024 - 05:20
CREMONA - Ultimo weekend di shopping prima di Natale: il commercio cremonese cerca di resistere ai colpi inflitti dall’inflazione e dal caro spesa, che a livello nazionale hanno un po’ rallentato la tradizionale corsa agli acquisti natalizi, per i beni così detti non essenziali.
Per quanto riguarda i centri commerciali, «I risultati esatti li avremo una volta finite le feste — dice Fabio Zanelli, direttore del CremonaPo —, ma posso dire che fino a circa la prima metà di dicembre abbiamo avuto addirittura un incremento delle vendite. Siamo il più grande polo di attrazione della città e giornate fredde e piovose come quelle autunnali invogliano certamente la gente a venire a fare acquisti qui da noi».
Dello stesso avviso anche Marco Stanga, vicepresidente di Confcommercio: «Non abbiamo ancora dei dati esatti, ma nonostante le tantissime difficoltà la gente è decisa a comprare ancora nei negozi». «È vero — racconta Eugenio Marchesi, presidente di Botteghe del Centro —, il centro è sempre quasi pieno. Anche se dipende però un po’ dai giorni».
Sulla stessa linea il direttore di Confcommercio, Stefano Anceschi che parla di «alti e bassi», di «timido ottimismo» e di una «corsa zoppa» ai regali. «In questi ultimi giorni vengono fatti gli ultimi acquisti che vanno a completare un ‘carrello’ che per la maggior parte è stato riempito durante la lunga coda del Black Friday. Dipende comunque dai settori e va meglio il food rispetto al no food». A livello nazionale tra i regali più gettonati ci sono i prodotti enogastronomici, i giocattoli, i libri, l'abbigliamento e gli articoli per la bellezza, con un chiaro segnale di preferenza verso il consumo di beni tangibili e di qualità. Sempre a livello nazionale Concommercio registra che la spesa media per i regali natalizi si attesta intorno ai 207 euro, con un aumento della quota di chi prevede di spendere oltre 300 euro. «Faremo i conti alla fine», spiega Anceschi. Che aggiunge: «I saldi sono comunque dietro l’angolo e sono un momento a cui guardare con fiducia per riportare il sorriso se in questi giorni è mancato».
Un quadro più nero è quello dipinto da Gaia Fortunati presidente di Confesercenti, secondo cui le famiglie cremonesi si trovano a fronteggiare un rincaro medio annuo per famiglia di 224 euro (+0,8%): «Il calo è cominciato a partire dal Black Friday, che non è certamente stato come gli anni passati. Si calcola infatti un -8% circa. Per quanto riguarda lo shopping natalizio invece, le persone sono oggi più propense a spendere per regali come viaggi, per cene fuori in qualche ristorante particolare o per buoni per la cura di sé». Sempre più diffusi, gli acquisti online, in modo particolare dopo la pandemia, stanno creando serie difficoltà ai commercianti del centro: «Non è però la stessa cosa. Acquistare un regalo, a volte, è addirittura più bello che farlo. Farlo online, secondo me, non trasmette le stesse emozioni». E per un salto nei negozi c’è ancora tempo.
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