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CREMONA

Tra uomo e cane un legame millenario

Laura Mori, veterinaria del comportamento, è stata ospite al Rotary Club Cremona

Mariagrazia Teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

21 Dicembre 2024 - 21:06

Tra uomo e cane un legame millenario

Nel riquadro Gussoni e Mori

CREMONA - Con il trascorrere dei secoli, il rapporto dell’uomo con gli animali ha attraversato varie trasformazioni, a seconda delle epoche e delle culture. Oggi i pet incontrano una grandissima popolarità. In Italia si contano circa 60 milioni di animali domestici, in particolare pesci (circa 30 milioni), cani e gatti (circa 15 milioni in tutto) e uccelli (circa 13 milioni).

L’evoluzione del rapporto uomo-animale (in particolare con i cani) è stato affrontato con grande efficacia da Laura Mori, medico veterinario comportamentalista ospite del Rotary Club Cremona presieduto da Filippo Gussoni. Tutti i cani, ha premesso la relatrice, derivano dal lupo. Il cane è in sostanza un lupo che ha compiuto accanto all'uomo il proprio percorso evolutivo, e già una tomba di 12mila anni fa, ritrovata in Israele, ha mostrato uno scheletro umano abbracciato a quello di un cucciolo di cane.

Nella storia dunque il cane ha seguito i nostri percorsi, ma si è trattato di un viaggio ‘coevolutivo’, e tra le due specie è venuta a crearsi una relazione, una ‘osmosi emozionale’, la capacità di trasmettersi le emozioni, che è dovuta alla vita insieme, pur nelle differenze legate a mutazioni genetiche. Il lavoro di un veterinario comportamentalista — ha spiegato Mori — è necessario perchè il cane vive oggi in un contesto troppo antropocentrico.

Prima i cani erano più liberi, oggi li portiamo con noi al bar, nei centri commerciali, perfino in spiaggia (un contesto che certamente non apprezzano) e diamo poco spazio alla loro animalità. Un capitolo della relazione di Mori ha riguardato le razze: «Quelle canine sono più di quattrocento, molte delle quali create attraverso incroci dall’uomo per la caccia, la guardia, i lavori pesanti, i trasporti. Ci sono razze di cani, come il lupo cecoslovacco, che sono veri e propri ibridi, con molte caratteristiche simili al lupo, cani bellissimi ma anche pericolosi per altri animali domestici, a cominciare dai gatti. Abbiamo voluto cani sempre più ‘costruiti’ come piacciono a noi, siano per lavoro o per compagnia: ce ne sono di un chilo e di novanta chili, a pelo lungo e a pelo raso. Quando si sceglie un cane — ha aggiunto Mori — bisogna essere coscienti del suo ‘tipo di cervello’, altrimenti lo si tiene in casa una decina di giorni e poi lo si relega in un canile dove concluderà tristemente la sua non lunga esistenza».

Occorre invece puntare a una «relazione benefica», che migliori l’effetto psicologico e la comunicazione. Occorre dunque creare fra uomo e cane un binomio virtuoso, valutando anche la scelta della razza e del soggetto con un comportamentalista: c’è infatti un cane per ogni persona e una persona per ogni cane. Tra gli argomenti affrontati dalla relatrice il rapporto fra cane e gatto (cambiato da quando entrambi condividono il salotto), la ricomparsa di orsi e lupi sulle nostre montagne, la cremazione e l’utilizzo anche abusivo delle carcasse degli animali domestici, il comportamento da tenere quando in casa arriva un cane e c’è un bambino, o quando nasce un bambino in una casa dove c’è un cane. Nella consapevolezza che il cane «non mente» e si adatta meglio a noi di quanto noi sappiamo adattarci a lui: prendersene cura ci renderà più attivi migliorando anche la nostra capacità di rapporti sociali.

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