L'ANALISI
ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI: LE BORSE DI STUDIO
17 Dicembre 2024 - 10:24
CREMONA - Teatro Ponchielli al completo di studenti e loro genitori, nel tardo pomeriggio di ieri, per la tradizionale (avviene da sessant’anni) cerimonia di consegna delle borse di studio da parte dell’Associazione Industriali di Cremona, ben 160 quest’anno (quindici in più del 2023) assegnate direttamente dall’Associazione o da aziende, dirigenti e famiglie imprenditoriali della provincia. Cinque sono andate a universitari, le altre ad allievi di istituti superiori.
A condurre la serata — «il momento più bello dopo un anno intenso» — il direttore di Assoindustriali, Massimiliano Falanga. Le premiazioni sono state introdotte da un video sulla storia dell’Associazione (che il prossimo anno celebrerà il proprio ottantesimo), alle figure dei presidenti che si sono succeduti, a molti dei quali sono state intitolate le borse di studio, alle radici e agli obiettivi confindustriali, all’insegna del connubio fra le imprese e il territorio.
Non di circostanza, ma di sostanza, il discorso del presidente, Stefano Allegri, che non ha nascosto la grande soddisfazione di premiare il merito, l’entusiasmo e la capacità degli studenti (99 ragazze, 61 ragazzi), ma ha pure offerto motivi di riflessione e di stimolo.
«Mentre il mondo e l’Italia attraversano un momento complicato, dove quello che ci circonda realmente spaventa... ed anche per noi imprenditori, ottimisti di natura, mancano spesso chiavi di lettura e punti di riferimento».
Centrale il valore della pace, «la vera priorità da salvaguardare» sulla quale non a caso, dopo le due guerre mondiali, si è imperniata la costruzione europea. Eppure oggi «il mondo sta affrontando il più grande numero di conflitti», ben cinquantasei dal 1945, e le persone costrette alla fuga dalla propria terra ammontano a centoventi milioni. A preoccupare è lo stesso ordine mondiale – ha osservato Allegri – perché la globalizzazione ha in realtà portato al travaso «di rivoluzioni industriali e innovazioni tecnologiche a Paesi governati da democrazie imperfette e regimi autoritari», dunque lontani dai valori occidentali.
Paesi che hanno fatto «passi da gigante» verso la supremazia tecnologica. In questa situazione va collocato il rapporto fra giovani e futuro, messo alla prova anche dall’inverno demografico delle nostre società: «Nel 2080, secondo i dati Istat, il nostro Paese avrà 45 milioni di abitanti e di questi più di un terzo saranno anziani, con conseguenze economiche, politiche e sociali. Si fanno meno figli e li si fanno tardi — ha aggiunto il presidente —. Ma ciò non giustifica la rassegnazione e la sfiducia perché dietro a tante difficoltà ci sono grandi opportunità».
I Paesi emergenti, infatti, anche se stanno facendo meglio, partono da una situazione peggiore. Dunque «occorrono coraggio e spinta ad agire», perché l’epoca di straordinarie trasformazioni (dall’intelligenza artificiale alla transizione energetica) rappresenta l’occasione favorevole per le nuove generazioni.
In Italia, secondo il leader dell’Associazione, «dobbiamo attrarre talenti e smettere di regalarli agli altri Paesi», che se ne avvantaggiano senza avere in alcun modo contribuito alla loro formazione. Serve pertanto «un patto generazionale perché questo trend si inverta» e per corrispondere alle esigenze delle nostre aziende che «faticano a trovare risorse umane». Ma per attrarre e trattenere, secondo Allegri, «è indispensabile cambiare e saper raccontare la nostra cultura d’impresa.
Ha insistito, Allegri: «Perché il lavoro sia l’obiettivo comune su cui puntare». E voi – così si è rivolto ai giovani — «dovete fare la vostra parte; fate tutte le esperienze utili... però ricordatevi il Paese che vi ha formato e il territorio da cui provenite perché l’Italia e Cremona hanno bisogno di voi». Un appello supportato dalla citazione conclusiva di Steve Jobs: «Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore... abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e le vostre intuizioni».
Al discorso del presidente è seguito il conferimento delle borse di studio. Premiati anche coppie di fratelli o sorelle, e ragazzi che già in anni precedenti sono risultati meritevoli. Nella consegna si sono succeduti, accanto ad Allegri, titolari di aziende, vicepresidenti dell’associazione e rappresentanti delle istituzioni come Adele Belluso, vicario del questore; Luciano Toscani, vicepresidente dell’amministrazione provinciale, il colonnello Massimo Dell’Anna, comandante provinciale della Guardia di finanza, il professor Giuseppe Bonavita, dell’Ufficio scolastico provinciale, e il sindaco Andrea Virgilio.
I premi speciali ai cinque studenti risultati migliori assoluti, e intitolati alla memoria del presidente Mario Buzzella, sono andati ad Alice Inzoli, ex aequo a Jacopo Gandaglia e Sara Troglio, Elena Sofia Galletti e Andrea Politi.
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