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VILLANOVA D'ARDA

Villa Verdi: c'è il decreto di esproprio

Il provvedimento sancisce l’acquisizione definitiva da parte dello Stato dell’ultima dimora del maestro

Elisa Calamari

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17 Dicembre 2024 - 09:50

Villanova d'Arda, il Governo stanzia 20 milioni di euro perl'acquisto di Villa Verdi

Villa Verdi

VILLANOVA SULL’ARDA - «Salvate Sant’Agata!», avevano urlato nei giorni scorsi dal loggione alla prima della Scala. La risposta del ministero alla Cultura non si è fatta attendere: ha comunicato che il direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Dicastero, Luigi La Rocca, ha firmato il decreto di esproprio per Villa Verdi e l’annesso parco. Valore otto milioni di euro.

Il provvedimento, che sancisce l’acquisizione definitiva da parte dello Stato dell’ultima dimora del maestro, rappresenta un passo fondamentale per la tutela, la conservazione e la valorizzazione di uno dei luoghi simbolo della cultura e della storia musicale italiana. Villa Verdi, con il suo patrimonio immobiliare, il parco storico e la straordinaria collezione di arredi, epistolari, opere d’arte e oggetti personali del compositore, costituisce un unicum di eccezionale valore artistico, storico e culturale.

Non a caso fino a due anni fa quando è stata chiusa, era un museo. «L’intervento del ministero si è reso necessario per garantire la conservazione e la pubblica fruizione di questo bene - recita una nota ministeriale -, la cui importanza travalica i confini nazionali. L’acquisizione di Villa Verdi permetterà di avviare interventi urgenti di restauro e manutenzione, salvaguardando il compendio e consentendo la sua più ampia valorizzazione».

Il ministro Alessandro Giuli non nasconde la soddisfazione: «Villa Verdi è il simbolo della grandezza culturale dell’Italia e il luogo dove il maestro ha trovato ispirazione per molte delle sue immortali composizioni. Grazie a questo importante atto, lo Stato ne garantisce la salvaguardia e la restituisce alla comunità come patrimonio di tutti».

Grazie al lavoro degli uffici della Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e della Soprintendenza per le province di Parma e Piacenza, che hanno seguito con grande dedizione ogni fase del complesso iter amministrativo e tecnico, è stato possibile programmare l’immissione in possesso dell’immobile fissata per il giorno 28 febbraio 2025, con l’obiettivo di rendere Villa Verdi un centro di riferimento per la cultura, la musica e la storia dell’Ottocento italiano.

«Ritengo che l’acquisizione - sottolinea il capo dipartimento La Rocca - sia un passo fondamentale per garantire la conservazione del complesso e la sua piena valorizzazione attraverso la creazione di un itinerario verdiano che comprenda i diversi ‘luoghi’ del maestro: oltre alla villa, il Teatro Giuseppe Verdi e il Palazzo Orlandi a Busseto, poi la casa natale a Roncole».

Soddisfatta anche l’Amministrazione comunale di Villanova: «Auspichiamo nel breve una serie di interventi di tutela e conservazione (in primis al parco dove ci sono stati ripetuti crolli di piante, ndr) ma soprattutto valorizzazione di uno dei luoghi simbolo della cultura e della storia, non solo musicale, italiana. Sicuramente la nostra pressione sarà continua al fine di procedere nella giusta direzione», commenta il vice sindaco Emanuele Emani.

Resta però un punto interrogativo: il ricorso al Tar di Parma promosso dagli eredi, che contestano la somma messa sul piatto dallo Stato che è nettamente inferiore alla stima di 30 milioni di euro fatta dal tribunale. L’udienza è ancora da fissare.

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