Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

PIZZIGHETTONE

«Elisa attende una risposta»

L’amarezza di famigliari e fidanzato della 34enne. Intanto si lavora alla sicurezza dei passaggi a livello

Elisa Calamari

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

14 Dicembre 2024 - 12:31

«Elisa attende una risposta»

Nel riquadro Elisa Conzadori

PIZZIGHETTONE - Quello in arrivo sarà un altro Natale senza risposte per familiari e amici di Elisa Conzadori, la 34enne morta il 15 agosto 2020 al passaggio a livello di Maleo. Travolta da un treno mentre tornava dal lavoro. Dopo l’archiviazione del caso e le parole «nessun colpevole» arrivate dal tribunale di Lodi, contavano almeno sull’intervento del vice premier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, chiamato in causa da una interrogazione presentata l’8 novembre 2023 dalla senatrice cremonese Silvana Comaroli. Ma ad oggi, consultando i portali degli atti parlamentari, l’iter risulta ancora «in corso»: nessuna risposta, appunto, nonostante sia passato più di un anno. Le attese per le interrogazioni, di solito, sono di qualche mese al massimo.

Il compagno di Elisa, Marco Dragoni, non nasconde l’amarezza. Alla quale si somma quella legata all’intervento in corso ai passaggi a livello pizzighettonesi, dove Rfi sta installando i sistemi Pai-Pl che rilevano eventuali ‘ostacoli’ all’interno delle sbarre, come ad esempio un’auto. «Rfi ha sempre sostenuto che tutto funzionava alla perfezione – osserva Dragoni –. E allora perché investono soldi per installare questo meccanismo di sicurezza? Tra l’altro precedentemente si era parlato di soppressione dei passaggi a livello, mentre adesso è in corso l’installazione di questo sistema. Una tecnologia che non mi sembra sia stata installata da altre parti: come mai proprio qui?».

installazione

In dirittura d’arrivo l’installazione dei sistemi di sicurezza a tre passaggi a livello della linea Fs che attraversa Pizzighettone

Pai-Pl è stato installato alle sbarre fra Gera e Pizzighettone, a Ponte d’Adda e lungo la provinciale 84. Pochi giorni fa gli operai erano impegnati nel cablaggio e una volta entrati in funzione i sensori scansioneranno l’area. Nel caso in cui venga rilevato un ostacolo di almeno 40 centimetri, verrebbe immediatamente bloccato il segnale di consenso e di conseguenza anche il treno in arrivo. Fin dall’avvio dei cantieri, per tanti pizzighettonesi è stato inevitabile chiedersi: se questi meccanismi fossero stati in funzione nell’agosto di quattro anni fa, le cose sarebbero andate diversamente? Un’altra domanda che resta senza risposta.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400