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Servizio idrico: nuovo cda, tensione sulle nomine

Scontro alla conferenza dei Comuni. Bongiovanni guida la protesta. Mariani stempera

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

13 Dicembre 2024 - 08:42

Servizio idrico: nuovo cda, tensione sulle nomine

Filippo Bongiovanni e Roberto Mariani

CREMONA - Si dovrà attendere gennaio per conoscere i nomi dei componenti del consiglio di amministrazione dell’Ufficio d’Ambito, l’azienda speciale per la pianificazione e regolazione dei servizi idrici. A questa conclusione si è giunti nel tardo pomeriggio di ieri nel corso della Conferenza dei Comuni che si è tenuta al Centro Sinapsi della Fondazione Onlus Occhi Azzurri. Sulla riunione, particolarmente ‘agitata’ in alcuni momenti, pendeva una ‘spada di Damocle’, vista la lettera sottoscritta da dieci sindaci e indirizzata al presidente della Conferenza, Michel Marchi, con la richiesta di rinviare il voto sulle nomine.

A farsi portavoce delle motivazioni della richiesta, all’inizio dell’incontro, è stato il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, che come primo firmatario e primo cittadino del Comune più grande tra i dieci, ha riassunto i contenuti della missiva, nella quale si è contestato il fatto che «il presidente della Provincia di Cremona Roberto Mariani, in qualità di ente istituzionale e soggetto politico di raccordo tra i vari comuni del nostro territorio, a nostra conoscenza, non ha intrapreso nessun percorso di confronto e condivisione con i sindaci» in relazione alla indicazione dei nominativi per la composizione del nuovo Cda dell’Ufficio d’Ambito, che per sua natura e funzione dovrebbe essere ampiamente rappresentativo sia sul piano territoriale che sul piano politico».

I dieci sindaci si sono detti «preoccupati che questa mancanza di interlocuzione, istituzionale, territoriale e politica del presidente della Provincia possa prefigurare la continuità di una anomala modalità di approccio unilaterale alle tematiche sovracomunali provinciali sperimentata negli ultimi anni e il ripetersi di forzature istituzionali e politiche che speravamo potessero essere definitivamente archiviate con il cambio di amministrazione provinciale». Di qui la richiesta di un rinvio «in modo da poter avere il tempo per confrontarci con i nostri colleghi sindaci e trovare una corretta sintesi sui nominativi da indicare, che possano realmente essere rappresentativi dei comuni della nostra provincia».


Com’è andata a finire? «I firmatari – riferisce Mariani – alla fine hanno ritirato la richiesta di rinvio e si è deciso di aggiornare la Conferenza, sospendendo di fatto i lavori, che saranno riconvocati entro la terza settimana di gennaio». Il presidente, intanto, ieri ha presentato una ipotesi di candidature: di sua nomina Cinzia Fontana, Stefano Belli Franzini e Giovanni Leoni. Altri due i nomi: Luca Ferrarini e Simona Pasquali. Quattro su cinque sarebbero confermati, con Fontana al posto di Ada Schiavini di Romanengo. Ma se ne riparlerà - e si voterà – il mese prossimo.

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