L'ANALISI
09 Dicembre 2024 - 05:18
Nel 2006, per le Olimpiadi invernali di Torino la fiamma fece tappa a Cremona con Gianluca Vialli tedoforo
CREMONA - La città non sarà tra le tappe del viaggio della fiamma olimpica che anticiperà il via dei giochi invernali di Milano-Cortina. Una tradizione che si rinnova ogni quattro anni, la fiaccola diventa così un simbolo per il Paese che ospita la manifestazione a cinque cerchi. Al momento, l’assenza di Cremona come sede in cui si fermerà, sembra essere l’unica certezza. La nostra città e Lodi sono gli unici due capoluoghi lombardi in cui la fiaccola non farà tappa, a giudicare dal percorso ufficializzato a grandi linee nei giorni scorsi dal comitato organizzatore. La mappa prevede appunto tappe in 60 capoluoghi e l’attraversamento di 110 provincie, dunque di tutte quelle italiane. Nel complesso 12mila chilometri su è giù per lo Stivale. Non si conoscono i dettagli e ovviamente vanno ancora individuati i tedofori che saranno migliaia. Il tema è all’attenzione del comitato provinciale di Coni, guidato da Tiziano Zini. «Siamo ancora in attesa di ragguagli — conferma anche Fabiano Gerevini, delegato per Crema del Comitato olimpico nazionale —: credo che si avranno maggiori certezze nel giro di qualche settimana».
A livello di ipotesi il giorno buono per vedere la fiaccola sulle strade provinciali e magari organizzare appunto uno stop and go in città, dovrebbe essere il 17 gennaio 2026. Il 16, infatti, è prevista la tappa a Piacenza. Per poi riprendere la marcia della fiamma olimpica il 17, raggiungendo Brescia. Nel corso di quella giornata, almeno stando alla mappa diffusa dal comitato organizzatore, potrebbero essere attraversate sia la provincia di Lodi sia quella di Cremona, prima dell’arrivo nella città della Leonessa. «In settimane ci aggiorneremo con il Coni regionale – fa sapere l’assessore comunale allo Sport Luca Zanacchi – per capire se è possibile avere ragguagli sul percorso nel nostro territorio».
Evidente che il transito in città sarebbe un’occasione per dare lustro a Cremona e per coinvolgere magari le scolaresche, a partire dai bambini, per arrivare agli studenti delle superiori. Potrebbe anche essere organizzato un contorno di iniziative in chiave olimpica, nei giorni a cavallo del passaggio della fiaccola. Prima però servono certezze, poi Comune, Coni provinciale e associazioni sportive potranno cominciare a muoversi.
Nel 2006 la fiaccola si fermò nel Cortile Federico II portata da Gianluca Vialli. Davanti al municipio un gruppo di autonomi contestò il passaggio e affrontò la polizia fra spintoni e manganellate.
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