L'ANALISI
07 Dicembre 2024 - 17:40
CREMONA - La Lega interpella l’amministrazione sullo stato di salute del quartiere sant’Ambrogio, che recentemente è entrato nel mirino dei malviventi con tanto di abitazioni svaligiate e allarmi che squillano nel bel mezzo della notte. Il 6 dicembre, la Lega ha chiesto di riprendere il filo della questione, presentando un’interrogazione a risposta scritta indirizzata al sindaco Andrea Virgilio. Il documento è firmato da Jane Alquati, consigliera della minoranza, che aveva già sollevato il problema dei furti, sottolineando anche la necessità di un intervento in materia di illuminazione in alcune aree del quartiere: il 20 novembre, Santo Canale, assessore con delega alla sicurezza, e Luca Iubini, comandante della polizia locale, avevano promesso un intervento.
Il picco dei furti è stato nei primi mesi del 2024, quando i residenti del quartiere Sant’Ambrogio, esasperati, hanno fatto presente di essere oggetto di raid pressoché quotidiani, che prendono di mira le abitazioni quando nessuno è in casa. Molti sono stati costretti ad installare allarmi e telecamere che, con una cadenza regolare, suonano e segnalano la presenza di sconosciuti. Forse anche col favore delle tenebre: Alquati riporta, su indicazione dei residenti, che l’illuminazione nei pressi di via delle Margherite è carente, e chi ci abita non si sente tranquillo.
«Ho fatto un sopralluogo nel mese di novembre – spiega Alquati – e ho deciso di fare immediatamente presente il problema all’assessore Canale. Dopodiché, la polizia locale è intervenuta. Di fatto, con questa nuova interrogazione stiamo semplicemente proseguendo il discorso che abbiamo iniziato allora: ci servirà per avere un aggiornamento sullo stato dell’arte, su ciò che si è fatto e su ciò che si può ancora fare». I punti in cui si articola l’interrogazione sono tre: gli assessori competenti sono chiamati a chiarire «se siano state allertate anche le altre forze dell’ordine per il problema dei numerosi furti recenti; quali siano stati gli esiti dei pattugliamenti; se si possa valutare un rafforzamento dell’illuminazione pubblica nella zona indicata».
Storce il naso la presidente del comitato di quartiere Lionella Leoni, che, sentita sull’argomento, afferma di non saperne nulla. «Alquati non è passata da me – spiega Leoni – e quando si presenta un’interrogazione è opportuno sentire anche il comitato del quartiere. Per avere il polso dei problemi del quartiere sant’Ambrogio bisogna parlare prima di tutto con chi ci vive. È un quartiere grande, e i problemi che lo caratterizzano sono complessi».
Tuttavia, al netto dei malumori, sembra che l’iniziativa di Alquati provenga proprio dai cittadini, che hanno cercato aiuto: «Tutto nasce dalla segnalazione di un residente della zona incriminata – precisa –. Sono andata a casa sua, ho incontrato la famiglia, e ho ascoltato i loro racconti. C’è stato anche il sopralluogo per valutare il grado di illuminazione in zona. Ho capito che poteva esserci un problema di sicurezza, e in qualità di consigliera ho ritenuto importante muoversi». Uno schema in tre passaggi: problema, indagine, soluzione. «Da parte mia, il riconoscimento del ruolo dei comitati di quartiere è massimo – aggiunge Alquati – ma il percorso che ho seguito mi sembra lineare».
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