L'ANALISI
06 Dicembre 2024 - 05:00
Tiziano Filipponi, Simone Bossi e Silvana Comaroli nei riquadri. Dietro Matteo Salvini
CREMONA - Dopo anni di commissariamento, va a congresso la terra madre e il cuore della Lega, la Lombardia. La data è già stata fissata, domenica 15, ma il luogo è stato comunicato solo ieri: Milano, all’Hotel Sheraton Milan San Siro e i 373 delegati dovranno indicare segretario regionale, consiglio direttivo regionale e delegati al congresso federale. Ma la procedura ha suscitato polemiche e l’ex deputato Cristian Invernizzi, bergamasco, ha parlato di assise farsa, di pagliacciata, e si è chiamato fuori, denunciando gravi lacune organizzative. In corsa, anche se finora non ufficialmente, ci sono Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato, e Luca Toccalini, deputato e segretario della Lega giovani. Il congresso è stato più volte rinviato ed è atteso da nove anni. Tuttavia l’organizzazione non è stata delle migliori.
Fabrizio Cecchetti, coordinatore regionale della Lega Lombarda per Salvini Premier, rimarca: «In meno di venti giorni, dal Consiglio Federale del 20 novembre a oggi, siamo riusciti, rispettando pedissequamente tempi e procedure previste dal regolamento e dallo Statuto, a espletare tutte le procedure, comprese le elezioni primarie per i delegati congressuali (in tutto saranno 373 tra eletti e di diritto) tenute lo scorso fine settimana, e ad arrivare a indire il congresso con tre giorni di anticipo rispetto alla scadenza prevista: questo significa dare tre giorni in più del previsto ai candidati a segretario per la sottoscrizione delle firme necessarie alla propria candidatura».
La maretta comunque non è arrivata a lambire la nostra provincia dove si sono già svolti i congressi territoriali: sabato per Crema e Cremasco e domenica per Cremona e Cremonese. Il sistema prevede l’elezione di un delegato ogni 20 iscritti e al congresso lombardo andrà una pattuglia composta da 7 cremaschi e 5 cremonesi a cui si aggiungono la deputata Silvana Comaroli, il consigliere regionale Riccardo Vitari e i due segretari Tiziano Filipponi (Crema) e Simone Bossi (Cremona). Di ‘invernizziani’ non ce ne sono fra Adda e Oglio, dove a prevalere largamente è Romeo, che ottiene 4 delegati su 5 a Cremona e 5 su 7 a Crema. Per Toccalini sarebbero schierati solo Luca Girelli fra i cremonesi e Cesare Parisciani e Stefano Samarati dei cremaschi.
I due segretari sottolineano il dato della partecipazione: «In merito al congresso regionale — spiega il cremasco Filipponi —, innanzitutto volevo sottolineare quanto è stato partecipato nel territorio cremasco con la straordinaria affluenza dell’80% dei votanti. Questo è sicuramente un segnale molto chiaro, di quanto i militanti siano interessati e resi partecipi». Quanto alle critiche sull’organizzazione, «le opinioni altrui come quelle di Invernizzi le rispetto. Io personalmente però ritengo che il congresso regionale sarà un momento di dialogo e confronto per dar slancio e forza alla gloriosa Lega Lombarda, con l’elezione di un segretario regionale eletto come in questo caso democraticamente dai delegati. Per ciò che riguarda la leadership del nostro segretario federale Matteo Salvini, fughiamo ogni dubbio, noi siamo e saremo sempre al suo fianco».
Anche Simone Bossi batte sullo stesso tasto: «È stato un congresso con una partecipazione altissima: ha votato il 90% degli aventi diritto. L’indicazione emersa è un bel segnale con una bella squadra a rappresentarci. Ora andiamo avanti con la seconda fase e dopo nove anni di ‘dolce attesa’ torniamo a eleggere un segretario lombardo. Con la ripartenza della Lega Lombarda speriamo si torni a lavorare bene sui territori e non solo a vivere della luce riflessa della segreteria nazionale. Quanto alla leadership di Salvini, non è messa in discussione. Abbiamo sempre fatto un ottimo lavoro insieme a Matteo».
«Un tempo eravamo una macchina da guerra organizzativa. Adesso organizziamo un congresso regionale peggio di un’elezione per la bocciofila». L’attacco viene dallo storico esponente bergamasco del Carroccio Cristian Invernizzi, che ha parlato di un congresso «farsa» e di una «pagliacciata». Invernizzi ha quindi deciso di ritirarsi dalla corsa alla segreteria lombarda. Restano in gara Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato che sta battendo i territori da un anno, a cui viene attribuito un consenso che si aggira intorno al 60 per cento, e Luca Toccalini, deputato e segretario della Lega giovani, che si fermerebbe tra il 30 e il 40 per cento.
Alle parole di Invernizzi replica la deputata soncinese della Lega Silvana Comaroli: «Quando gli iscritti e i militanti di un partito si ritrovano per decidere linea politica e dirigenti non è mai una ‘pagliacciata’, al contrario è un momento importantissimo. Al di là dei problemi tecnici, i due candidati sono in campo da tempo e hanno avuto modo di illustrare le loro idee. Sabato e domenica si sono svolti i congressi territoriali e ha prevalso la linea portata avanti da Romeo, che anche io sostengo. Per me Romeo è il candidato che meglio può sviluppare la linea della Lega che fa riferimento ai nostri valori iniziali. Io, lo ricordo, ho alle spalle 28 anni di militanza. Ma al di là di chi ha vinto, l’importante è stato esprimersi, un atto fondamentale nella vita di un partito. E sia Romeo che Toccalini porteranno avanti la linea della Lega per riscoprire le nostre radici».
«I delegati eletti nell’assemblea del 30 novembre incarnano al meglio le istanze e le aspettative della nostra provincia, portando con sé competenze e un profondo legame con il territorio». Lo spiega Andrea Bergamaschini, consigliere comunale della Lega, secondo cui «il congresso regionale del 15 dicembre sarà un’occasione fondamentale per confrontarci, condividere idee e definire insieme le priorità strategiche per il futuro. Sarà un momento di ascolto e dialogo, in cui ogni contributo sarà essenziale per tracciare una visione comune. Unire le forze e lavorare insieme ci permetterà di affrontare le sfide con determinazione e di trasformarle in opportunità concrete, guidati da obiettivi condivisi e ambiziosi». Secondo il consigliere regionale Riccardo Vitari: «L’impegno della nostra provincia è di portare avanti un dialogo costruttivo e condiviso».
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