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OPERAZIONE DELL'ARMA

Violenza sessuale e lesioni, latitante brasiliano arrestato nel Cremonese

Al termine di un’articolata attività info-investigativa svolta in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia. Condannato dal Tribunale di San Paolo alla pena di 8 anni e 2 mesi di reclusione

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

30 Novembre 2024 - 11:27

Latitante brasiliano ricercato per violenza sessuale, arrestato nel Cremonese

CREMONA - I Carabinieri della Compagnia di Cremona, con il supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, hanno arrestato un cittadino brasiliano latitante, ricercato in ambito internazionale. L’uomo, condannato dal Tribunale di San Paolo (Brasile) a 8 anni e 2 mesi di reclusione per violenza sessuale e lesioni, era sfuggito alla giustizia dal 2018. L’operazione si è conclusa il pomeriggio del 28 novembre nel comune di Gabbioneta Binanuova, nel territorio cremonese.

L’uomo era oggetto di un mandato di arresto emesso dall’Autorità Giudiziaria Brasiliana e valido in ambito internazionale. I reati, risalenti all’agosto del 2018, coinvolgono un’aggressione fisica e sessuale commessa in Brasile ai danni di una donna. Dopo la fuga, il latitante si era stabilito in Italia, lavorando per un’azienda della provincia e convivendo con la compagna.

Grazie a un’intensa attività investigativa avviata nei giorni precedenti, i Carabinieri hanno raccolto informazioni sulla possibile presenza del ricercato tra i comuni di Ostiano e Gabbioneta Binanuova. La sinergia tra l’Arma e le autorità internazionali è stata determinante per localizzare l’uomo e procedere al suo arresto.

Il latitante è stato rintracciato nel comune di Gabbioneta Binanuova, dove viveva in un appartamento con la compagna. L’uomo lavorava regolarmente in una ditta situata in una provincia vicina, cercando di mantenere un basso profilo. La cattura è avvenuta senza incidenti, grazie alla precisione delle operazioni dei Carabinieri.

Dopo l’arresto, il cittadino brasiliano è stato trasferito al carcere di Cremona, dove rimane a disposizione della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Brescia. Sarà quest’ultima a decidere sull’estradizione, richiesta dalle autorità brasiliane per consentire l’espiazione della pena.

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