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Bollette: cresce il costo del gas ma crolla l'elettricità

Indagine dell'osservatorio di Segugio.it: metano più caro del 4%, mentre la spesa per luce cala del 20%

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

23 Novembre 2024 - 05:25

Bollette, dal primo aprile luce -8,5% e gas -9,9%

CREMONA - Se i cremonesi beneficiano di una Tassa rifiuti tra le più basse d’Italia, non è così per i costi della bolletta del gas. A fronte di un calo generale della spesa che si è registrato nell’ultimo anno in Lombardia, città e provincia sono in controtendenza con un incremento del 4 per cento su base annua. Non sono i rincari più pesanti, fanno peggio Sondrio con il 10 per cento di aumenti e Brescia con il 6. L’esborso per ogni contratto è salito dai 1.112 euro del terzo trimestre 2023, che corrispondevano a un consumo medio di 1.023 metri cubi per ogni utente, al 1.179 euro di quello 2024, equivalenti a 1.068 metri cubi.

Sale dunque anche la quantità di gas utilizzata, che registra un più 4% su base annua. Vanno decisamente meglio, invece, le cose per quanto riguarda la bolletta della luce: Cremona e provincia hanno beneficiato di un calo del 20% della bolletta rispetto al 2023, a fronte di un consumo diminuito solo dell’uno per cento. Si è passati da un prezzo medio per ogni utente di 693 euro per il terzo trimestre 2023, equivalenti a 2.165 kilowatt ora, ai 553 euro del periodo giugno settembre di quest’anno (2.147 kilowatt ora).

Si tratta comunque di una diminuzione inferiore rispetto a quanto avviene sul territorio nazionale e anche a molte altre province lombarde. Se si guarda nel dettaglio ai dati per l’energia elettrica del resto della regione si nota che il risparmio maggiore per gli utenti è il taglio della spesa annua del 26% in provincia di Lodi, seguono Como, Mantova e Sondrio con un -24%. Il calo più elevato di consumo medio annuo si registra sempre nella provincia di Lodi con il -10%, mentre nella provincia di Milano è di solo -3%. Questi dati fanno parte dell’indagine diffusa nei giorni scorsi dall’osservatorio di Segugio.it, che fa riferimento alle novità introdotte dal 30 giugno scorso sul mercato, quando è terminato il regime di maggior tutela per l’energia elettrica, con circa 3,7 milioni di clienti passati al transitorio chiamato servizio a tutele graduali.

Per i clienti vulnerabili, invece, il servizio tutelato continua, con condizioni regolate da Arera, l’autorità dell’energia e un prezzo che, come accadeva per la maggior tutela, viene aggiornato trimestralmente dall’Autorità. Dagli ultimi dati della relazione Arera 2024, il mercato libero conta 23,1 milioni di utenti. L’analisi dell’osservatorio Segugio.it sul terzo trimestre del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, evidenzia un calo nazionale del -4% del consumo medio a fronte di un calo della spesa annua del -22%.

«I dati confermano il progressivo calo del prezzo all’ingrosso dell’energia, unito ad una maggiore attenzione ai consumi – sottolineano gli analisti di Segugio.it -: la stessa indagine su base regionale conferma un calo particolarmente elevato del consumo medio in Lazio (-10%), dove si registra anche il calo maggiore della spesa annuale con -26%» Le altre regioni dove il consumo medio cala più della media nazionale sono: Basilicata e Molise (7%), Friuli-Venezia Giulia (-6%), Sardegna, Sicilia e Val D’Aosta (-5%). «In questo contesto – concludono gli analisti – di calo della materia prima ritornano le offerte a prezzo fisso, con costi competitivi che consentono di bloccare il prezzo dell’energia e del gas per almeno un anno e mettersi al riparo da eventuali oscillazioni del mercato energetico».

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