L'ANALISI
CREMONA
22 Novembre 2024 - 18:01
Il tribunale di Cremona
CREMONA - «Sono 9 anni che la mia vicina di casa ci tormenta con le sue idee strane che le facciamo il malocchio. Mi dà del diavolo e della strega. Io sono cattolica molto praticante, per me la magia non esiste. Vado spesso in chiesa. Mi ha seguito anche lì. Una volta è corsa sull’altare e ha urlato: ‘Io sono pura, non ho peccati, tu vieni in chiesa per farti perdonare i peccati’».
Aula penale, stamattina. È un fiume in piena Giuseppina, 69 anni, 40 di matrimonio con «la buonanima» del suo amato Mario, 71 anni, scomparso la settimana scorsa. Lunedì c’è stato il funerale. «Il dolore è enorme, ma non ho voluto far rinviare il processo». Il processo per atti persecutori alla vicina di casa, 50 anni (in aula accanto all’avvocato che la difende Massimo Tabaglio). Giuseppina la conosce da almeno 20, da quando la presunta stalker è arrivata ad abitare al piano di sopra. «All’inizio abbiamo sempre avuto rapporti civili, l’avevamo accettata come una famiglia», poi la storia ha preso una ‘altra piega’ riversata in ben dieci querele presentate negli ultimi dieci anni.
Giuseppina, mamma di due figli, signora d’altri tempi («Siamo persone onorate») tutta casa, chiesa e famiglia — «una suora mancata», dicono di lei in famiglia — ha annotato date e fatti dal 2015 ad ottobre di quest’anno. Parte civile con l’avvocato Luca Curatti, la sessantanovenne si è accomodata davanti al giudice. Ha guardato il pm: «Mi faccia tutte le domande, io rispondo la verità». Agitata all’inizio, ma poi non l’ha fermata più nessuno. Nella sua lunga testimonianza, solo tre volte ha chiesto di potersi fermare, ma solo per bere un sorso d’acqua. E si è scusata, perché gesticolava. «Non è mia abitudine, ma sono agitata».
Ha riannodato i fili, Giuseppina. «La mia vicina mi diceva parole bruttissime, tante di quelle brutte parole. Parolacce di notte e di giorno, non c’era orario. ‘Sei una p..., una bugiarda’ Mi sentivo morire dentro. Ha distrutto la mia vita». Ha racconta della vicina che all’interno del condominio la seguiva: «Stavo gettando l’immondizia fuori, nello spazio condominiale adibito, mi ha detto: ‘Ecco la strega che fa le pulizie’. Mi ha detto ‘Sciò sciò scio’ con la scopa dietro di me». Ha spiegato che «molto spesso, ogni giorno e a qualsiasi ora, anche di notte, guardava dentro in casa nostra dalle finestre con atteggiamento minaccioso».
E, poi, «i continui rumori dal suo appartamento di sopra, non so con che cosa, almeno fino alle undici e mezza della sera». Ma anche «le martellate alla cassetta delle lettere. Si faceva sentire, diceva ‘Diavolo, vai via diavolo’». Giuseppina ha raccontato degli «sputi»: «Quando da lontano mi vedeva fuori con mio marito, lei sputava più volte. Una volta mi ha sputato addosso». E degli inseguimenti. «Durante una passeggiata, mi ha inseguita. Mi ha fatto il segno delle corna»,. Giuseppina la vicina se l’è trovata anche in chiesa. «Io ho la chiesa di fronte a casa. L’ho comunque salutata, lei all’improvviso mi si è parata davanti, sbarrandomi l’uscita. ‘Perché mi saluti’. A te le cose vanno bene, a me no’. È corsa sull’altare urlando. Si è messa in testa che le facevo la magia nera, non so il perché».
Da nove anni, Giuseppina non vive più in pace. «Questa situazione mi faceva paura, mi agitava tanto, non uscivo più di casa. Vivevo sempre con l’ansia. Sono andata dalla psichiatra, mi ha dato le medicine e le gocce. Le prendo ancora. Il mio povero marito non aveva cambiato le abitudini di vita, ma era preoccupato per me: ‘Stai attenta, mi raccomando’». C’è una episodio che più di tutti Giuseppina non perdona alla vicina. «Due anni fa, mio marito si è ammalato ed è morto una settimana fa, buonanima. A ottobre, la vicina ha urlato: ‘Vai via diavolo, vai via diavolo, tuo marito deve morire’». In aula si tornerà il 23 maggio prossimo.
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