Il dramma dell'isolamento: 68enne trovata senza vita in casa sua

CINGIA DE’ BOTTI - Una donna di 68 anni nel tardo pomeriggio di mercoledì è stata trovata priva di vita nella sua abitazione. Il dramma si è consumato in un clima di solitudine e isolamento. A lanciare l’allarme è stato l’amministratore di sostegno della donna, preoccupato perché non aveva sue notizie da quindici giorni.

La vittima, che soffriva di instabilità psichica ed era seguita dai servizi sociali, risultava irreperibile fino al tragico epilogo. Sul posto, intorno alle 18:50, sono intervenuti i carabinieri, i soccorritori del 118 e i vigili del fuoco di Cremona, che hanno fatto irruzione nell’abitazione per verificarne le condizioni. Purtroppo, per la donna non c’era più nulla da fare: il medico legale intervenuto sul posto ha constatato ufficialmente il decesso alle 19:30.

«Tutto è partito verso metà pomeriggio con la chiamata dell’amministratore di sostegno ai carabinieri», ha spiegato il sindaco di Cingia de’ Botti, Nicolò Garavelli, che si è recato sul luogo. I militari dopo la triste scoperta hanno eseguito accurate verifiche nell’abitazione per escludere eventuali cause diverse dal decesso per ragioni naturali. Una volta conclusi gli accertamenti e ottenuto il via libera dalla Procura, la salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale Maggiore di Cremona dall’impresa di onoranze funebri Bonini di Scandolara Ravara, intorno alle 22.

«La cosa più triste di questa vicenda è la solitudine e l’indifferenza in cui è morta», ha commentato amaramente il sindaco Garavelli. Parole che evidenziano non solo il dolore per la perdita di una vita, ma anche un problema sociale che interroga la comunità e le istituzioni sul senso di abbandono vissuto da tante persone fragili.

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