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Il trentenne Gualdoni è il miglior sommelier d'Italia

Andrea ha dato il meglio dimostrando la sua capacità di divulgatore, oltre ovviamente alla competenza e al garbo: "Questo traguardo è un orgoglio immenso"

Stefano Sagrestano

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stefano.sagrestano@gmail.com

17 Novembre 2024 - 09:36

Il trentenne Gualdoni è il miglior sommelier d'Italia

Al centro Gualdoni con il trofeo di miglior sommelier d'Italia (foto Ais)

AGNADELLO - "Adesso ho una grande responsabilità": Sorride, e come non farlo, e tra mille emozioni trova anche il tempo per una battuta Andrea Gualdoni, 30enne che vive in paese: è diventato il miglior sommelier d’Italia, secondo l’Ais, l’associazione italiana che li raggruppa. Che il suo fosse un talento sublime, coltivato in anni di duro lavoro e applicazione, se n’erano già accorti in tanti, compresa l’eccellenza assoluta della ristorazione italiana: i fratelli Cerea del Tristellato Michelin ristorante Da Vittorio a Brusaporto, che lo hanno voluto come sommelier della loro costola a Shanghai.

Sabato la consacrazione definitiva: si è aggiudicato il prestigioso concorso di miglior sommelier d’Italia-Trentodoc organizzato dall’Associazione Italiana sommelier alla stazione Leopolda di Firenze in occasione della rassegna ‘Vitae in deguSTAZIONE’, con i migliori vini della guida ‘Vitae 2025’ di Ais in degustazione, l’assegnazione Tastevin Ais, numerosi banchi d’assaggio e masterclass con guide d’eccezione.

Il concorso ha visto sfidarsi i 10 sommelier al top del Paese, provenienti dalle delegazioni di diverse regioni. Per arrivare alla finalissima avevano già superato due selezioni, la prima a settembre e la seconda ad ottobre. La giuria ha sottoposto i candidati a prove di grande complessità per valutare le loro competenze, sia nella semifinale, a porte chiuse, sia nella finale a tre, sul palco, dove la sfida si è arricchita di ulteriori difficoltà.

Andrea ha dato il meglio dimostrando la sua capacità di divulgatore, oltre ovviamente alla competenza e al garbo. "Questo traguardo è un orgoglio immenso. Mi sono preparato tanto, studiando ogni minimo dettaglio e curando ogni passaggio. Non nego che questo concorso fosse il mio obiettivo per il 2024".

Gualdoni guarda avanti. "Ho raggiunto un riconoscimento importante che mi sprona a continuare a lavorare con passione. Diventare ambasciatore di Trentodoc significa, dedicare tutto il mio impegno e dedizione nella promozione del patrimonio enologico del Trentino e a raccontare tutta la straordinarietà delle bollicine di montagna". Gualdoni, che fa parte della delegazione Ais di Cremona-Lodi, negli anni scorsi aveva già ottenuto il titolo di miglior sommelier Ais della Lombardia nel 2020 e nel 2023 il Gran premio Sagrantino. Originario di Treviglio, ex studente del Pacioli di Crema, da ragazzo non pensava di seguire questa carriera. Lavorava in un supermercato, poi cinque anni fa la frequentazione di un corso di sommelier a Lodi gli ha aperto un mondo. Da lì non si è più fermato.

"Ho deciso che quello sarebbe diventato il mio lavoro ed è cominciato tutto". Prima di arrivare Da Vittorio a Brusaporto, era già stato sommelier al ristorante Osteria del Binari a Porta Genova a Milano. Tre anni fa la chiamata dei fratelli Cerea. Dopo Brusaporto ha lavorato Da Vittorio Saint Moritz e, fino all’inizio di ottobre a Shangai. Adesso lo attende una nuova esperienza: Gualdoni è pronto a conquistare Londra, rispondendo alla chiamata di un altro ristorante stellato.

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