L'ANALISI
13 Novembre 2024 - 10:07
Il vescovo Antonio Napolioni e la tradizionale cerimonia dei ceri
CREMONA - Sarà come sempre la cattedrale il cuore delle celebrazioni della solennità di sant’Omobono, patrono della città e della diocesi di Cremona: aperta come di consueto con orario continuato, fino alle 19, con la possibilità per i fedeli di accedere alla cripta dove sono conservate le spoglie del santo, vedrà l’afflusso dei pellegrini garantito dal servizio d’ordine dei volontari dell’Associazione nazionale carabinieri di Cremona.
Le celebrazioni, aperte ieri alle 17.30 con il canto dei Primi Vespri alla presenza del Capitolo e con l’Eucaristia alle 18, entrano nel vivo oggi, con le messe alle 8, alle 10.30 e alle 18.
Il solenne pontificale delle 10.30, presieduto dal vescovo Antonio Napolioni, sarà preceduto alle 10.15 in cripta dal tradizionale omaggio dei ceri da parte dell’amministrazione comunale. A caratterizzare la celebrazione presieduta dal vescovo anche un altro gesto della tradizione: durante l’offertorio una rappresentanza dell’Associazione artigiani della provincia di Cremona consegnerà simbolicamente al vescovo alcune stoffe, insieme a un’offerta da destinare alla Caritas diocesana, in onore del sarto cremonese venerato come proprio patrono.
Ad animare la messa sarà il Coro della Cattedrale, diretto dal maestro don Graziano Ghisolfi; all’organo Mascioni il maestro Fausto Caporali. Il servizio liturgico sarà affidato agli studenti di Teologia del Seminario diocesano sotto la direzione del cerimoniere vescovile, don Matteo Bottesini.
Sempre oggi monsignor Napolioni presiederà alle 17 il canto dei secondi vespri.
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