Don Roger: «Cari fedeli, scegliete liberamente messe officiate da altri sacerdoti»

MONTICELLI D'ONGINA - Una comunicazione a fine messa, domenica ad Olza, ha svelato una spiacevole situazione che il sacerdote don Roger Awoussa Ankou, originario del Togo, sta evidentemente vivendo. Il vicario parrocchiale in servizio a Monticelli da qualche anno, infatti, ha invitato i fedeli che fossero infastiditi dalla sua presenza ad informarsi sugli orari delle celebrazioni, in modo da poter scegliere liberamente di frequentare quelle officiate da altri sacerdoti dell’unità pastorale. Parole sulle quali molti si sono interrogati. Contattato, proprio don Roger ha precisato di non voler clamore e di non voler ricondurre il malumore al razzismo e alla discriminazione (parole che non ha utilizzato né durante la messa né durante la telefonata): «La mia è stata una comunicazione fatta come se mi trovassi in famiglia. Per la salute spirituale dei fedeli mi sono sentito di dire che, quanti non riuscissero a vivere appieno il dono della fede perché a disagio a causa della mia presenza, avrebbero potuto rivolgersi agli altri sacerdoti. Non ho voluto allontanare, ma anzi esortare tutti a vivere il mistero della fede».

Don Roger seppure incalzato non precisa da cosa derivi la percezione di diffidenza nei suoi confronti, ma a confermarla è un parrocchiano: «Purtroppo va avanti da tempo e non credo sia legata al colore della pelle e al suo essere straniero, o almeno non solo, ma al fatto che si tratta di un parroco arrivato da poco. Mi è spiaciuto sentire quelle parole e io le ho prese come una richiesta di aiuto, che spero faccia riflettere tutti».