L'ANALISI
04 Novembre 2024 - 09:00
PANDINO - Un forte richiamo alla pace unito all’omaggio ai Caduti, ieri mattina in piazza Vittorio Emanuele III, per le celebrazioni della festa delle forze armate.
«Rendiamo omaggio a chi in passato e nel presente ha servito e continua a farlo la nostra patria – ha sottolineato il sindaco Piergiacomo Bonaventi –: sono stati e sono i custodi della pace e dei valori della nostra Italia».
Come ogni anno decine di pandinesi hanno seguito la cerimonia, aperta dalla banda civica e dal breve corteo che dal castello visconteo ha raggiunto la base del Fredo, il monumento ai Caduti. Poi l’alzabandiera, la deposizione della corona d’alloro e la preghiera del parroco don Fabio Santambrogio.
Al microfono, chiamati dal cerimonerie Ezio D’Incà, anche i bambini della primaria Invernizzi, che hanno letto alcuni loro pensieri sul tema della pace. Il consigliere comunale Alessandro Trotta ha poi declamato il bollettino della Vittoria. Dopo la lettura dei nomi dei Caduti e dei dispersi pandinesi nella prima e seconda guerra mondiale, ha preso la parola il sindaco. In piazza anche il presidente dei combattenti e reduci pandinesi Francesco Bogliolo.
La mattinata è proseguita con la deposizione delle corone d’alloro agli altri monumenti ai Caduti di piazza Borromeo e del cimitero e con la messa nella parrocchiale di Santa Margherita.
Hanno suonato l’inno di Mameli e il Piave davanti al monumento ai caduti di piazza Patrini: i 25 componenti dell’orchestra di fiati di Offanengo e Casalbuttano, guidati dal maestro Andrea Maggioni, sono stati protagonisti, insieme alle autorità e agli alunni della scuola elementare, del corteo organizzato per la giornata che celebra l’Unità d’Italia e le forze armate. Dopo la santa messa, il corteo ha raggiunto la stele commemorativa con l’elenco dei caduti, dove gli alunni della primaria hanno letto poesie sull’importanza della patria e della pace. Poi la deposizione della corona e l’intervento del sindaco Gianni Rossoni che, in un clima di grande rispetto e commozione, ha ricordato il sacrificio dei soldati italiani. Il sindaco ha sottolineato anche «lo sforzo attuale dei nostri militari che sono impegnati nei teatri di scontro più caldi e difficili, come il Libano, distinguendosi per il loro coraggio e la loro umanità».
Nei giorni scorsi in paese sono state anticipate le celebrazioni del IV Novembre. In piazza i rappresentanti delle associazioni di combattenti presenti, il gruppo bandistico Santa Cecilia di Trescore Cremasco, i volontari Auser, al presidente provinciale dei Combattenti e reduci Giovanna Ginelli e quello della sezione Gian Franco Piana. Con loro il sindaco Marco Fornaroli e le altre autorità comunali. I bambini della scuola primaria hanno partecipato alla cerimonia e che hanno animato la commemorazione cantando l’inno d’Italia.
«Vogliamo ricordare – ha evidenziato il sindaco – il prezzo pagato per raggiungere quel traguardo di unità nazionale e onorare i Caduti con la preghiera e la giusta riconoscenza. Un pensiero è stato rivolto a quello che in questi giorni sta succedendo in Terra Santa per tutte le vittime uccise e per il dolore inflitto, a prescindere dal fatto che siano palestinesi o israeliani. Forte è la preoccupazione per un allargamento del conflitto».
La celebrazione si è conclusa con un rinfresco offerto dall’Auser.
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