L'ANALISI
29 Ottobre 2024 - 10:17
CREMONA - Dopo un periodo prolungato di maltempo, l’alta pressione torna protagonista su gran parte d’Italia, garantendo un clima asciutto e mite fino al ponte di Ognissanti. "Almeno fino a novembre il tempo sarà prevalentemente asciutto, con temperature miti, ma non sempre soleggiato" – conferma Manuel Mazzoleni, meteorologo di 3bmeteo.com.
Un robusto campo di alta pressione, con valori superiori a 1030 hPa, si è instaurato sull’Europa centrale e coinvolge anche l’Italia. “Sarà una settimana caratterizzata da stabilità e tempo asciutto su gran parte della Penisola,” spiega Mazzoleni, “con qualche locale disturbo che potrebbe interessare le Isole maggiori, ancora influenzate da una depressione tra l’Iberia e il Mediterraneo occidentale”.
Nebbie e nubi basse sono tra le conseguenze della presenza dell’alta pressione in autunno, con inversioni termiche e stabilità atmosferica che favoriscono l’accumulo di umidità nei bassi strati. In particolare, la Pianura Padana lungo il corso del Po, le valli e le conche del Centro Italia, e in parte anche il versante adriatico, vedranno nebbie persistenti soprattutto verso il weekend.
La stabilità atmosferica legata all’alta pressione non porta solo tempo asciutto, ma comporta anche un peggioramento della qualità dell’aria. "Con il ristagno di umidità nei bassi strati, aumenteranno anche gli inquinanti, soprattutto in Pianura Padana," spiega Mazzoleni. "Entro il weekend, si prevede un aumento delle polveri sottili, con livelli di particolato fine (PM10 e PM2.5) che supereranno i 50-60 µg/m³."
Parallelamente, il clima sarà tutt'altro che autunnale: le temperature resteranno miti per il periodo. Al Centro-Sud si registreranno valori compresi tra i 22 e i 26°C, mentre al Nord si attesteranno tra i 16 e i 20°C, salvo nelle aree soggette a nebbie dove saranno leggermente più basse.
Rimane incerta la durata di questa fase anticiclonica. "I modelli meteorologici indicano l’arrivo delle prime correnti fredde di origine nord-europea già a partire dall’inizio della prossima settimana," anticipa Mazzoleni. Le regioni più colpite potrebbero essere le adriatiche e le meridionali, con aumento dell’instabilità e un marcato calo termico, e possibili lievi diminuzioni anche al Nord.
La situazione sarà monitorata costantemente per valutare l’evoluzione delle condizioni atmosferiche nelle prossime settimane.
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