L'ANALISI
28 Ottobre 2024 - 14:53
MADIGNANO - Polpettine per cani nella zona verde del monumento ai Caduti. Ad avvistarle sono stati domenica pomeriggio alcuni proprietari di cani, che sono riusciti ad impedire che i loro animali da compagnia si avvicinassero a quei bocconi che sarebbero potuti essere avvelenati.
Il fenomeno dei bocconi avvelenati, partito due anni fa a Ripalta Cremasca e poi spostatosi a Crema, sembra non volersi arrestare. La notizia del pericolo presente nei pressi del monumento ai Caduti è stata subito diffusa sui social per avvisare chi possiede un cane di stare alla larga da quella zona.
L’allarme, dunque, si sta diffondendo in vari Comuni del Cremasco. A Crema, circa un anno fa, il consigliere comunale della Lega Andrea Bergamaschini, dopo alcuni episodi di avvelenamenti di cani, aveva presentato una mozione, successivamente alla quale, l’assessore all'Ambiente Franco Bordo aveva lanciato una campagna dal titolo ‘Bocconi avvelenati? Controlla dove mettono il naso!’.
Le esche alimentari avvelenate causano atroci sofferenze e la morte di animali selvatici e domestici. Sono inoltre potenzialmente pericolose anche per l’uomo e per l’ambiente. La campagna adottata puntava a informare i proprietari di animali rispetto alle precauzioni da prendere, nonché le conseguenze a cui va incontro chi commette reati.
Uccidere animali con esche avvelenate è un reato punito con la reclusione fino a due anni. Il maltrattamento, con la reclusione fino a diciotto mesi o una multa fino a 30mila euro.
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