L'ANALISI
26 Ottobre 2024 - 20:35
OSTIANO - Passata l’ondata di piena dei giorni scorsi del fiume Oglio, con i livelli del corso d’acqua che si sono abbassati naturalmente, rimangono ben visibili ammassi di alberi, rami spezzati e diversi detriti che si sono accumulati nei pressi delle arcate e dei piloni dei ponti. La situazione nei paesi bagnati dal fiume che nasce nelle valli bresciane è sotto controllo, ma il monitoraggio da parte di Protezione civile ed enti preposti continua per evitare ulteriori criticità.
«Quello degli ammassi di tronchi e detriti – spiega il coordinatore della Protezione civile di Ostiano Franco Danieli – è una conseguenza normale e naturale della piena del fiume. Ovviamente questi accumuli si devono rimuovere periodicamente, soprattutto per non mettere a rischio le infrastrutture o far aumentare la possibilità di inondazioni. Al momento, però, non c’è nessuna criticità per quanto riguarda il ponte di Ostiano, nè per quello di Isola Dovarese. Queste isole di legno che si accumulano sono normale amministrazione; quello che spaventa di più è sempre la pioggia prevista e la situazione del reticolo minore. Se va in sofferenza quello ci sono più probabilità di esondazioni, anche se devo dire che il territorio di Ostiano è ben arginato».
Il reticolo minore, ovvero l’insieme dei torrenti o canali che convogliano l’acqua verso il fiume principale, è fondamentale per il mantenimento dell'equilibrio idrico del territorio. «Negli ultimi anni è quello che causa maggiori problemi, per una serie di motivi legati alla gestione stessa del reticolo. Credo che le amministrazioni dovrebbero revisionare i piani comunali di emergenza perchè visti i cambiamenti climatici, ma anche la cementificazione in alcune zone, le procedure non possono che adattarsi ai nuovi scenari del territorio».
Situazione sotto controllo anche a Robecco d’Oglio dove la piena del fiume non ha fatto particolari danni. «È tutto sotto controllo – sostiene il coordinatore del gruppo di Protezione civile di Pontevico Claudio Pellegri – nella zona tra Robecco d’Oglio e i primi paesi della provincia bresciana. L'emergenza dovuta alle piogge della scorsa settimana, che hanno causato l'ingrossamento e l'esondazione dei fiumi Oglio e Mella, si è conclusa e al momento si monitora il territorio. In particolare a Robecco d’Oglio l’ammasso di tronchi sotto il ponte non desta preoccupazione, anzi, l’amministrazione comunale dovrebbe aver già appaltato e predisposto il lavoro per la rimozione».
Più complicata la situazione a Isola Dovarese dove tronchi e detriti hanno formato un’isola di legname. «La piena ha lasciato in eredità tanti tronchi di notevoli dimensioni – chiarisce il sindaco Gianpaolo Gansi – ammassati sotto il ponte della provinciale, ma anche sotto quello di ferro che ha una struttura delicata. Protezione civile e volontari sono al lavoro per rimuovere l’eccesso di questi detriti, ma da monte è scesa una quantità di tronchi e rami impressionante. Purtroppo i cambiamenti climatici, ma anche l’incuria spondale e la mancata manutenzione del letto del fiume portano a fenomeni di questo genere sempre più frequenti e pericolosi».
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