L'ANALISI
26 Ottobre 2024 - 09:50
Nelle foto com'era la corte interna e come appare dopo lo sgombero dei rifiuti
CREMONA - È tornata immacolata l’area delle case Aler di via Castelforte 6 grazie agli addetti di Aprica che ieri mattina hanno effettuato un maxi intervento di pulizia, mentre una ditta specializzata ha provveduto anche alla derattizzazione straordinaria. Per rimuovere i grandi mucchi di rifiuti accumulati è stato necessario l’intervento di un mezzo da cantiere dotato di braccio meccanico e ragno. In azione anche un camion compattatore e un furgone pulisci-strade che ha completato la pulizia. A sollevare il caso era stato il consigliere comunale di Forza Italia Saverio Simi, che si era fatto interprete delle proteste dei residenti, «visto il perdurare della difficile situazione da circa un mese».
Simi aveva messo nel mirino il Comune: «Da parte dell’amministrazione è mancata la volontà di risolvere il problema». L’amministrazione aveva replicato ricordando che i condomini sono gestiti dall’Aler, l’azienda regionale dell’edilizia pubblica: «In questo particolare contesto, i condòmini hanno conferito rifiuti senza prevedere la corretta separazione per frazione, accumulando indiscriminatamente rifiuti dentro e fuori i cassonetti e deponendone anche alcuni qualificati come ingombranti. Il gestore ha provveduto a segnalare più volte ad Aler la situazione».
Poi l’affondo: «Aler è responsabile di quello che accade nei propri stabili e di conseguenza responsabile anche per i disagi che vengono causati ai vicini che devono subire queste situazioni. Il Comune sollecita da anni la presa in carico di Aler di situazioni di disagio e incuria in generale che si verificano anche in altri stabili, e nel caso specifico di cui si tratta, sono state inviate numerose richieste di intervento e solleciti evidenziando il carattere di urgenza dello stesso. Nel corso di specifici incontri con la stessa Aler il Comune ha anche suggerito eventuali modalità di gestione di queste situazioni che non possono incancrenirsi e diventare problema e disagio di un’intera comunità. Verrà chiesto un incontro con la dirigenza di Aler perché le situazioni critiche vanno affrontate con programmazione, non ignorandole per poi gestirle solo in emergenza».
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