L'ANALISI
26 Ottobre 2024 - 05:25
CREMA - Crema, città di paperoni: il numero dei residenti che hanno dichiarato un reddito superiore ai 120mila euro è passato da 410 a 530 nel giro di due anni. Allo stesso tempo, risulta in progressivo calo la quota dei cittadini che percepiscono meno di 10mila euro: erano 5.475 nel 2020, ora si sono ridotti a 4.741. Se la forbice tra ricchi e poveri si va restringendo, balza comunque all’occhio la netta polarizzazione dei redditi: la fascia più abbiente, corrispondente al 2% dei cremaschi, vale oltre cinque volte la classe più bisognosa, in cui rientra il 18% della popolazione residente.
Da un lato un’élite da 115 milioni di euro, dall’altro un quarto stato da 22 milioni. Nei numeri cittadini si rispecchia uno dei fenomeni più problematici della nostra epoca. L’accumulo di capitale nelle mani di pochi e l’aumento delle disuguaglianze economiche crea fratture sociali sempre più profonde e compromette la mobilità economica e l’accesso alle risorse fondamentali. Negli ultimi venti anni la quota di persone in povertà assoluta è aumentata in modo generalizzato: nel 2005 coinvolgeva il 3,3% dei residenti in Italia, mentre nel 2024 — in base alle stime rilasciate nei giorni scorsi dall’Istat — riguarda il 9,7% della popolazione.
Le ultime dichiarazioni fiscali disponibili, classificate per fasce di reddito sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, mettono comunque in luce la sostanziale tenuta della classe media cremasca. Quasi 7.500 persone incassano fra 26mila e 55mila euro (erano 6.900 un anno fa), mentre sono un migliaio quelle che dichiarano entrate complessive comprese fra i 55mila e i 75mila euro (dato stabile rispetto alla precedente rilevazione) e poco più di 800 quelle che non sfondano la soglia dei 120mila euro (con una tendenza in lieve crescita).
La maggioranza dei cittadini, tuttavia, si colloca nella pancia della graduatoria: 8.274 hanno guadagnato fra 15mila e 26mila euro. Una fascia reddituale al di sotto della media: secondo i dati Istat, infatti, la retribuzione media annua lorda per dipendente è pari a poco meno di 27mila euro — circa 1.600 euro al mese —, con una crescita nell’ultimo decennio del 12%, vale a dire la metà di quella osservata nella media dei 27 Paesi dell’Unione Europea.
Tra il 2022 e il 2023, il reddito medio degli oltre 25mila residenti in città — la statistica esclude i quasi 9mila under 18 — è cresciuto del 3% circa. In base ai dati diffusi dal ministero dell’Economia e relativi alle dichiarazioni Irpef 2022, i contribuenti cremaschi hanno dichiarato complessivamente redditi per 672 milioni e 686mila euro, pagando imposte nette per 150 milioni e 276mila euro. Significa un reddito imponibile medio di 26.210 euro: il più alto dell’intera provincia.
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