L'ANALISI
24 Ottobre 2024 - 19:37
L'ospedale Maggiore di Crema
CREMA - Un furto in reparto, in pieno giorno, mentre erano in corso le visite ai pazienti. È accaduto oggi tra le 14 e le 15 in Pediatria. Vittima il primario Maddalena Leone. Il ladro ha forzato la serratura dello studio personale della dirigente, chiuso a chiave dalla dottoressa prima di iniziare il consueto giro nelle stanze. Ha rubato la borsa, con all’interno contanti, documenti, compreso il tesserino da medico, chiavi dell’auto e dell’abitazione. Per fortuna, almeno i due mazzi sono stati recuperati in un secondo momento.
Il ladro se n’era liberato una volta uscito dall’ospedale, gettandoli in un cespuglio. Per Leone, che da circa un anno e mezzo dirige il reparto, l’amara sorpresa una volta rientrata nello studio. Immediata la telefonata alla polizia, intervenuta nel giro di pochi minuti. Avvisata anche la dirigenza dell’Azienda sociosanitaria. Pare però che di indizi utili per dare un volto e soprattutto un nome al colpevole ce ne siano pochi. Oltre al danno economico e al disagio subito, Leone dovrà adesso sobbarcarsi la trafila per rifare i documenti personali.
Domani dovrà anche contattare l’Ordine per bloccare il suo tesserino, in modo da impedire che venga utilizzato per redigere ricette mediche. Comprensibile lo sconforto della dottoressa, unito alla sconcerto di subire un furto nel luogo di lavoro. Preoccupazione condivisa dai colleghi e dal resto del personale sanitario del reparto. Un episodio che chiama senz’altro in causa la sorveglianza in ospedale, come sottolinea Luigi Pisati, il compagno della dirigente. «C’è rabbia per quanto avvenuto e mi chiedo davvero come funzioni il sistema di controllo degli accessi in ospedale e nei reparti. Un problema che mi pare non di poco conto».
Il via vai in Pediatria è più marcato che in altri reparti, per varie ragioni. Innanzitutto il fatto che i pazienti siano bambini e ciò comporta la costante presenza di un familiare adulto. Poi c’è il punto di primo soccorso pediatrico, aperto 24 ore su 24. Al Maggiore, a giugno, si era verificato un episodio ancora più grave, quella volta in Pronto soccorso. Un paziente fuori controllo, un uomo di mezza età, aveva colpito alcuni operatori sanitari di turno. Solo l’intervento delle forze dell’ordine aveva fermato l’uomo. Un paio di infermieri erano poi ricorsi a cure mediche, altri avevano riportato escoriazioni e graffi.
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