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FONDAZIONE BENEFATTORI CREMASCHI

Studenti e nonni: generazioni in dialogo

Gli allievi dell’Alighieri intervistano gli ospiti della rsa Lucchi sul rapporto uomo-ambiente

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

19 Ottobre 2024 - 05:10

Studenti e nonni: generazioni in dialogo

CREMA - Al centro dell’attenzione il rapporto tra uomo e natura e come è cambiato nei decenni. Protagonisti i liceali del Dante Alighieri e i nonni della Fondazione Benefattori Cremaschi. Nei giorni scorsi gli studenti sono stati ospiti della residenza sanitaria assistenziale Camillo Lucchi di via Zurla, per incontrare dieci anziani residenti. ‘Com’è cambiato il rapporto con la natura rispetto a 70 anni fa?’ hanno chiesto i ragazzi ai nonni.

Da qui è cominciato un dialogo tra generazioni molto lontane tra loro, ma accomunate dalla volontà di dare il proprio, seppur minimale, contributo alla salvaguardia del Creato. Una serie di interviste in cui i nonni, partendo dai loro ricordi di gioventù, quando magari lavoravano nei campi e in estate facevano il bagno il rogge e canali, hanno descritto la loro idea di tutela della natura. Hanno raccontato agli studenti com’erano alcuni luoghi della città, dal ‘Mare dei poveri’ del canale Vacchelli, alle sponde del Serio.

Al centro della riflessione proprio il legame con gli elementi naturali e l’attenzione nei confronti dell’ambiente che ci circonda. Uno scambio intergenerazionale. Con i ragazzi che hanno avuto modo di esprimere la loro idea e condividerla con gli anziani. Ognuno si è immedesimato nello sguardo dell’altro e si è reso conto di come la prospettiva cambi nel tempo. L’incontro è stato l’ultimo di una serie di appuntamenti del progetto ‘Trame a più sguardi’, nato grazie alla collaborazione tra la Fondazione Benefattori Cremaschi e il liceo. Verrà presentato lunedì alle 10 nell’aula video della scuola. Questa esperienza, si concluderà con la creazione di un video racconto, in cui gli studenti sintetizzeranno i passaggi delle testimonianze raccolte, anche attraverso delle interviste video. E alla fine di tutto questo tra allievi e nonni sono nati anche rapporti di confidenza, quasi di amicizia. «Anziani e studenti ormai si chiamano per nome – racconta i referenti di Fbc che hanno seguito il progetto – sintomo che questa esperienza ha permesso di creare legami favorendo un arricchimento reciproco».

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