L'ANALISI
17 Ottobre 2024 - 20:50
Nel riquadro gli assessori Romagnoli, Zanacchi e Pasquali
CREMONA - La pioggia battente non ha scoraggiato i cittadini del quartiere Giordano-Cadore che oggi si sono ritrovati in assemblea pubblica. All’incontro hanno preso parte, oltre che i rappresentanti del Comitato di quartiere 9 che hanno promosso la serata, i tre assessori Francesca Romagnoli, vicesindaco con delega ai quartieri, Luca Zanacchi, responsabile della mobilità e Simona Pasquali per il verde pubblico. Un’assemblea nata per portare le istanze del quartiere all’attenzione dell’amministrazione e per ascoltare gli assessori.
A fare ‘gli onori di casa’ nella cornice dell’oratorio Pei nostri fanciulli di via Giordano è stata la presidente del Comitato Maria Cristina Arata che ha elencato i nodi aperti per i residenti: dall’illuminazione nell’area Despar, al taglio degli alberi su via Giordano, passando per la sicurezza stradale e alcuni casi di degrado urbano. Istanze portate con spirito costruttivo e fuor di polemica: «Il confronto — dice Arata — è sempre stato positivo e generalmente le segnalazioni che abbiamo fatto sono state accolte. In questo senso ci tengo a esprimere soddisfazione a nome del Comitato per la costruzione del supermercato nell’area ex Snum che è diventato subito un comodo punto di riferimento per i residenti».
E venendo alle segnalazioni: «Non è raro assistere a vere e proprie gare clandestine sulla via Giordano: moto e macchine sfrecciano a tutta velocità nel cuore della notte. Abbiamo già fatto alcuni esposti, ma servono telecamere sulle strade». Altro nervo scoperto resta quello della viabilità: «Per anni abbiamo chiesto alternative per limitare il traffico in via Giordano, anche il sindaco Virgilio ne ha promesse in campagna elettorale. Vorremmo vederle presto perché la situazione non fa che diventare più gravosa».
Gli assessori hanno poi preso parola instaurando un vero e proprio dialogo con i residenti, presenti numerosi, e affrontando le singole questioni. «Abbiamo realizzato gli studi preparatori — dice Zanacchi rispetto all’area Despar – per posare la nuova illuminazione. Quelli attualmente presenti sono ancora sistemi da cantiere, verranno sostituiti da lampioni sospesi. I lavori però sono a carico del supermercato, che torneremo a sollecitare».
Mentre rispetto agli sfalci e alle segnalazioni relative al verde la parola è passata a Pasquali: «Parlando di alberi in città entrano in campo diversi fattori: spesso le radici finiscono per ‘invadere’ le fognature, o in certi casi il fogliame crea un vero e proprio muro che toglie luce ai residenti. Il tiglio tagliato di recente ad esempio impediva la creazione di un passaggio pedonale sicuro. Questo per dire che a volte le ripiantumazioni sono necessarie e vi posso garantire che le compensazioni saranno fatte qui, in quartiere e non altrove».
È stato poi sollevato il tema dei confini del quartiere: la richiesta era quella di inglobare via Bosco e via Madonnina, che attualmente fanno capo a Bagnara, nel quartiere. «Per dieci anni siamo stati inesistenti», ha detto una residente cui ha risposto la vicesindaco Romagnoli: «Siamo al lavoro per ridisegnare i confini in tutta la città, queste segnalazioni sono importanti. L’obiettivo è ridurre il numero dei quartieri e promuovere un maggior senso di comunità. Un esempio che riguarda anche il vostro quartiere in cui mancano alcuni servizi e spazi aggregativi come una scuola o la parrocchia».
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