L'ANALISI
17 Ottobre 2024 - 10:24
CREMONA - Stipendio dimezzato per «difficoltà transitorie» dell’azienda per cui lavorano. La lettera è arrivata nei giorni scorsi alle dipendenti della cooperativa aCapo, sede legale a Roma e sedi operative anche a Pomezia, Firenze e Crotone, che dal febbraio 2023 gestisce in appalto il Cup dell’ospedale di Cremona.
Si tratta del personale che dietro agli sportelli di largo Priori riceve le impegnative dei cremonesi per fissare visite ed esami. E anche le eventuali lamentele e richieste di spiegazioni. Un lavoro in ‘prima linea’, per il quale servono in qualche occasione anche doti di pazienza ed empatia.
La vicenda viene monitorata dall’Asst, guidata da Ezio Belleri, a cui è arrivata martedì la comunicazione dell’azienda che ha in appalto le attività di Cup, di laboratorio analisi, di accettazione, di refertazione e di riconoscimento delle esenzioni. E l’Asst ha quindi convocato per domani in largo Priori i vertici della cooperativa aCapo per avere spiegazioni.
Della vicenda si sta interessando anche la deputata della Lega Silvana Comaroli: «Ringrazio l’Asst che si è mossa prontamente e ha già sentito la cooperativa ricevendo rassicurazioni verbali sul fatto che a breve tutte le operatrici e gli operatori riceveranno quanto loro dovuto. Mi è stato garantito che si risolverà tutto a brevissimo. Tra l’altro i problemi non sarebbero a Cremona, ma in altre sedi. Da presidente di una struttura sociosanitaria (Comaroli è alla guida della Fondazione Soncino, ndr) abbiamo avuto problemi anche noi durante il Covid per l’aumento spropositato dei costi, ma una cosa che ho tassativamente imposto è che gli operatori fossero sempre sicuri di ricevere il dovuto a fine mese».
Gli sportelli operativi gestiti dal personale della cooperativa aCapo «sono dislocati — si legge sul sito dell’azienda — presso l’Ospedale di Cremona e in varie località nel territorio di competenza, come i presidi di Cremona, Oglio-Po di Casalmaggiore e di Viadana. In tutto vengono impiegate 35 persone fisse, oltre a 10 di task force, tra i quali diversi operatori con disabilità o svantaggio». L’appalto durerà fino al gennaio 2029.
«La collaborazione con l’Asst di Cremona — si legge ancora nella sezione del sito in cui a marzo si dava notizia del primo mese di lavoro — è consolidata da anni ma, per la prima volta, l’attività di front o back office verrà gestita direttamente da aCapo. Il nuovo appalto prevede l’impiego di più persone, oltre il doppio che in precedenza, e un significativo upgrade tecnologico con servizi di gestione delle attese più efficaci. Per aCapo è una nuova, importante, opportunità di crescita e diffusione sul territorio per offrire migliori servizi ai cittadini e impatto sociale nella comunità».
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