L'ANALISI
14 Ottobre 2024 - 10:29
Alessandro Portesani e la zona delle montagnole dei giardini pubblici di piazza Roma
CREMONA - «Cento giorni di nulla. O meglio cento giorni di retromarce imbarazzanti. Sbandamenti. Scivoloni. Promesse non mantenute. Tante parole. Fatti: quasi nessuno». Lo ha detto ieri Alessandro Portesani, capogruppo di Novità a Cremona, commentando il bilancio dei primi cento giorni della giunta comunale tracciato dal sindaco, Andrea Virgilio.
«Basti pensare - prosegue Portesani - che il fatto più importante per il ritorno sulla città è l’aver annunciato il ‘no’ all’impianto di biometano che era stato propugnato come panacea di tutti i mali in campagna elettorale. Virgilio si è autosmentito. Ha smentito la giunta precedente. Ha smentito il Pd e ha fatto una capriola ben degna di artisti circensi. Questa è l’autorevolezza del sindaco e della sua giunta».
«Su tutto il resto sono i fatti che lo smentiscono - dice l’ex candidato sindaco -. Quelli che ogni giorno i cittadini denunciano sui social, durante gli incontri pubblici con la nostra giunta ombra. Piazza Roma? È sempre un ricettacolo di pericoli e di pessimo esempio di decoro urbano; le cronache giornalistiche lo raccontano. Cinquantamila euro per le montagnole sono solo una goccia nel mare. Sulla vicenda telecamere è meglio stendere un pietoso velo, vista la figuraccia data dal fatto che oltre la metà non funzionanti. Il resto sono solo promesse».
«Comparto strade. Sono iniziate le asfaltature che dovevano essere fatte mesi fa. Per il resto i cantieri avviati, senza una logica, provocano ingorghi tremendi dove i cittadini restano intrappolati come topi», spiega il capogruppo della lista civica. E aggiunge: «È cronaca di qualche giorno fa la viabilità impazzita nella zona Po, dove sono ancora aperti cantieri e dove altri si sono aggiunti ai primi mai chiusi. Sulla strada Sud ancora silenzio assoluto».
«Disastroso il capitolo degli impianti sportivi - dice ancora Portesani -. La vicenda kafkiana dell’inutilizzo della palestra Spettacolo, il terzo impianto più grande della città, ne è un esempio lampante. E a fronte di qualche situazione più o meno rabberciata, resta senza risposta la questione del PalaRadi, dove tutto sembra essersi arenato nel vuoto cosmico».
«Per non parlare della cultura, dove si parla di investimenti sul palazzo del museo ma ancora piove di continuo sulle preziose opere del Cinquecento che devono essere trasportate da una parte all’altra del museo per evitare che vengano inficiate dalla pioggia e dall’umidità - considera Portesani -. Palazzo Cittanova resta ancora un enorme punto di domanda».
«Sul commercio la situazione è sempre in stallo - stigmatizza Portesani -. Tante parole. Zero fatti. Si discute sulle luminarie di Natale che dovrebbero essere dedicate ad Amilcare Ponchielli. Ma anche di questo nulla si sa. Intanto, gli affari in centro, visto anche il risultato degli ultimi saldi, vanno come vanno, cioè non bene». «L’elenco - conclude Portesani - è ancora lunghissimo. E porta a una conclusione: l’inadeguatezza di sindaco e giunta che rappresenta solo il 20% dei cremonesi».
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