L'ANALISI
10 Ottobre 2024 - 18:07
CREMONA - Uno ius scholae tutto cremonese, ma con valenza solo simbolica: è quello che propone l’ordine del giorno presentato da Rosita Viola (Sinistra per Cremona - Avs) sul conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Cremona ai minori stranieri. Nella sostanza, il documento chiede di modificare il regolamento per la concessione delle civiche onorificenze per istituire la cittadinanza onoraria del Comune di Cremona da conferire ai minori stranieri che risiedano legalmente e che abbiano frequentato regolarmente almeno cinque anni di studio nel nostro Paese, in uno o più cicli scolastici.
Nel documento si sottolinea: «Le persone di origine straniera regolarmente residenti a Cremona al 1° gennaio 2023 sono 10.995 e rappresentano il 15,5% della popolazione residente, di cui 2.642 tra 0-19 anni. Questi ragazzi e ragazze vivono nello stesso contesto scolastico dei giovani italiani, parlano italiano, studiano la storia d’Italia, sono figli di cittadini e cittadine straniere regolarmente soggiornanti, che lavorano e pagano le tasse in Italia». La cittadinanza onoraria, però, è solo simbolica e non ha alcun valore dal punto di vista legale.
La proposta è assonante con lo Ius Italiae, la proposta di legge firmata da Forza Italia e lanciata da Antonio Tajani nei giorni scorsi, che permette di ottenere la cittadinanza, vera e non simbolica, a 16 anni agli stranieri nati in Italia o arrivati entro il quinto anno di età, che risiedono ininterrottamente per dieci anni e completano con successo il ciclo scolastico obbligatorio. E assonante anche con la proposta di referendum che ha raccolto 630mila firme e che intende abbassare da dieci a cinque anni il tempo obbligatorio di soggiorno sul territorio italiano per richiedere la cittadinanza.
«Per questo — spiega Viola — ci aspettiamo di trovare sensibilità sul tema anche fuori dalla maggioranza. La proposta vuole essere un modo concreto della nostra comunità di favorire percorsi di integrazione». E da Saverio Simi, consigliere comunale di Forza Italia, arriva un giudizio in chiaroscuro: «No a preclusioni ideologiche, il tema è corretto. Ritengo però che sia giusto lasciare che sia il Parlamento a portare avanti la discussione. Peraltro così si snatura la cittadinanza onoraria che ha un altro scopo».
L’ordine del giorno cremonese ricorda che «tante sono state le iniziative che hanno animato la discussione per la riforma della legge sulla cittadinanza in Italia». La mozione di Sinistra per Cremona ha dunque un valore politico e simbolico di appoggio ad una «riforma di civiltà, destinata a dare una risposta normativa a giovani che sono già italiani di fatto ma che per la legge italiana risultano stranieri».
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