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CASO CHIUSO

Zuffa tra cani, mani morsicate: davanti al giudice querele ritirate

Niente processo. Ai rispettivi assistiti, gli avvocati Luca Curatti per Vita e Andrea Daconto per Simone, hanno fatto rimettere le reciproche denunce

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

10 Ottobre 2024 - 14:04

Zuffa tra cani, mani morsicate: davanti al giudice querele ritirate

PERSICO DOSIMO - Domenica 13 settembre del 2020. Al Bar Sport, Jack, pitbull di 7 anni, si azzuffò con Scooby, pastore tedesco. Per separarli intervennero Simone, proprietario di Scooby, e Vita, ucraina, amica della proprietaria del Pitbull, che quel giorno gliel’affidò per portarlo a spasso. Risultato: Simone venne morso alle mani dal pitbull: 10 giorni di prognosi. Vita venne morsa alla mano dal pastore tedesco: 6 giorni di prognosi.

L'uno ha poi querelato l'altra e viceversa.  Stamane si sono rivisti nell’aula del giudice di pace, ciascuno nella doppia veste di imputato per lesioni e di vittima. Vita, 52 anni, è arrivata a Cremona da Minucciano, borgo medievale di poco più di 1.000 abitanti in provincia di Lucca, Cesare, 50 anni, da Persico Dosimo dove ha casa.

Niente processo. Ai rispettivi assistiti, gli avvocati Luca Curatti per Vita e Andrea Daconto per Simone, hanno fatto rimettere le reciproche denunce. Il giudice ha emesso sentenza dinon doversi procedere’, perché il reato si è estinto per remissione delle querele. Nel frattempo, si è estinto anche Scooby. Jack è in salute.

La vicenda giudiziaria è una coda della domenica di zuffa, morsi e secchiate d’acqua nel bar del paese. Vicenda già culminata in una condanna: i 200 euro di ammenda (pena sospesa e non menzione) che il 26 aprile di un anno fa si è presa Djamilia, proprietaria di Jack, accusata di aver affidato all’amica Vita il cane entrato al bar senza museruola nonostante un provvedimento di Ats Val Padana la obbligasse a mettergliela per un anno. E ciò in quanto Jack, il 9 gennaio del 2020 aveva azzannato e ucciso un cagnolino.

Andò così quella domenica. Djamilia, bloccata a casa dal mal di schiena, consegnò Jack «con la museruola» (sostenne al processo) all’amica perché lo portasse a spasso. Verso mezzogiorno e mezza, Vita si fermò al bar per l’aperitivo. In cortile, Jack fu azzannato da Scooby (entrambi senza museruola). Vita e Simone si misero in mezzo per dividere i cani, infilarono le mani. E finirono al Pronto soccorso, Jack dal veterinario. Caso chiuso.

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