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IL MAESTRO DI CASTELVERDE

Giorgio Scolari: «I miei 50 anni di emozioni forti col Coro Paulli»

A Castelnuovo del Zappa (suo paese di origine) giornata particolare dedicata allo storico direttore

Luca Luigi Ugaglia

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08 Ottobre 2024 - 05:15

Giorgio Scolari: «I miei 50 anni di  emozioni forti col Coro Paulli»

CASTELVERDE - Cinquant’anni con in mano la bacchetta di un coro prestigioso come il ‘Paulli’ sono un compleanno speciale che merita una festa speciale. Se poi il protagonista si chiama Giorgio Scolari i presupposti per organizzare un concerto-evento da custodire negli annali ci sono tutti. Domenica pomeriggio i dieci lustri del suo ‘genetliaco musicale’, al vertice di un Coro con la ‘C’ maiuscola, hanno riempito di gente la chiesa di Castelnuovo del Zappa, il suo paese natale. In prima fila, ovviamente, c’erano i suoi coristi guidati dal presidente Massimo Bajetti, che a sorpresa gli hanno regalato un cd realizzato per l’occasione in cinquanta copie e un ritratto eseguito dalle mani talentuose di uno di loro. E non sono mancati gli amici, i parenti, i compaesani e le autorità. Tutti uniti simpaticamente per dire grazie ad un autentico interprete dell’arte dei suoni.

A raccontare questa figura di artista nato e cresciuto in questo minuscolo puntino della geografia cremonese, che della musica ha fatto una ragione di vita, si sono alternati l’assessore alla Cultura del Comune di Castelverde Fabio Amadini, il sindaco Graziella Locci, il parroco dell’unità pastorale Madonna della Speranza don Giuliano Vezzosi, presente con il presidente dell’opera pia don Claudio Rasoli, il canonico della cattedrale ed ex parroco di Castelverde monsignor Carlo Rodolfi e il critico musicale Roberto Codazzi.

In chiesa, mischiati ai presenti, tanti ‘big’ della musica, della diocesi, della cultura e della politica cremonese: il rettore del Seminario e amico di Giorgio don Federico Celini, l’ex consigliere regionale Carlo Malvezzi, le soprano Marina Morelli e Nadiya Petrenko, l’ex preside dell’istituto ‘Stradivari’ che forma i liutai Mirelva Mondini, tanto per fare qualche nome. Quello di Amadini non è stato il classico saluto ufficiale di un amministratore, ma il racconto genuino dei contributi umani e artistici che Scolari continua a dare a Castelverde. Il sindaco, nel suo saluto, ha definito Scolari «una persona fondamentale e necessaria per la nostra comunità», mentre don Vezzosi ha ricordato la sua capacità di unire per il servizio del canto alle messe tutti i volontari delle varie parrocchie dell’unità pastorale.

Don Rodolfi ha messo in evidenza invece il legame di amicizia che lo unisce al maestro mentre Codazzi ha rimarcato il suo primato, al pari dei più grandi e storici direttori d’orchestra. Poi la parola è passata alle ugole (una trentina in tutto) che hanno eseguito, tra gli applausi, il nutrito repertorio di brani presentati da Gianfranco Ghilardotti. Ovviamente Scolari non si è seduto fra il pubblico e anche nel giorno del compleanno speciale è rimasto al suo posto. L’avventura del maestro inossidabile continua.

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