L'ANALISI
01 Ottobre 2024 - 20:04
Foto di gruppo per vincitrici, organizzatori e giurati
CREMA - Si sono ispirate alla bellezza dell’imperfezione, traendo ispirazione dal tema del concorso e dalla frase di Confucio ‘Meglio un diamante imperfetto che un sasso perfetto’, le giovani scrittrici che hanno partecipato alla quinta edizione del premio letterario promosso dal Lions club Crema Gerundo. Anche quest’anno è stato dedicato a Piera Merico Buzzella, alla sua passione per la letteratura e per l’arte e alla sua attenzione alla cultura e ai giovani. Scomparsa nel gennaio 2019, la moglie di Mario Buzzella, tra le prime donne italiane a laurearsi in Chimica e al fianco del marito sin dagli anni della nascita della Coim di Offanengo, negli anni ’80 era stata tra le fondatrici del Lions club Crema Gerundo, inizialmente solo femminile. Per questa ragione il sodalizio le ha dedicato un concorso letterario alla memoria.
Nella sala Bottesini della Fondazione San Domenico, si sono tenute le premiazioni. A presentare la serata la socia Ombretta Cè, al tavolo della giuria il presidente del Lions club Gerundo Andrea Goldaniga, la socia Isa Gelera, il giornalista Walter Bruno, la presidente dei giurati Emma Sangiovanni, Luisa Guerini Rocco e il direttore del quotidiano ‘La Provincia di Cremona e Crema’ Paolo Gualandris.
Come ogni anno sono intervenuti i figli di Mario e Piera Buzzella, Francesco e Beatrice. La famiglia ha finanziato il concorso.
Il primo premio da 800 euro è andato al racconto ‘Picasso’ in cui Benedetta Barbetti, studentessa di Medicina di Milano, ha raccontato il trauma di una grave malattia, il cancro. «Per la mia esperienza è stato possibile rendermi conto della tanta forza che c’è dietro una chemioterapia, ai capelli che cadono, alle gambe che fanno male. Ho cercato di rendere il tutto nel mio racconto».
Al secondo posto Anna Zanibelli, a cui sono andati 500 euro, con il racconto ‘Ho creduto di essere un sasso’, la favola di una pietra di fiume che si crede deforme rispetto alla bellezza di altre ma poi scopre di nascondere un prezioso diamante. «Sono un’insegnante – ha raccontato –: lavorando con i bambini è mia abitudine inventare storie e fiabe, per trasmettere anche messaggi importanti. Penso che questa forma di racconto sia sempre una modalità valida e accattivante, non solo per i più piccoli».
Terza piazza (300 euro) per Giuliana Arpini che ha presentato la storia della tortura del tacco 12 per una testimone di nozze che ha scelto le scarpe sbagliate. «Ho l’alluce valgo – ha raccontato l’autrice –: negli anni ci si libera da certe coercizioni e ci si sente più leggeri».
Poi, tre segnalazioni: Luisa Benelli, Alice Boccù e Luciana Giovanna Groppelli.
Tra una premiazione e l’altra, gli intermezzi musicali al pianoforte di giovani musicisti cremaschi, con Ludovica Tagliaferri, Francesco Zuffetti, Federico Silvestri e Edoardo Poli guidati dall’insegnante Biancamaria Piantelli.
Al termine Beatrice Buzzella ha ringraziato le partecipanti: «Sono sicura che davanti al foglio bianco abbiano cercato la loro perfezione. L’anno prossimo saremo ancora qui, e ricordo sempre come la mamma insistesse sempre molto per promuovere le iniziative culturali. Questo concorso la rappresenta davvero». Ognuno dei 23 racconti presentato al concorso, riservato a sole ragazze e donne a partire dai 15 anni, era arrivato sul tavolo dei giurati in forma anonima.
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