L'ANALISI
02 Ottobre 2024 - 05:15
GRONTARDO - Studenti ad alta quota in un percorso alla scoperta dei segreti delle montagne e di ciò che rimane dei «giganti di ghiaccio». Nell’ambito del progetto «Le carovane delle scuole verso il ghiacciaio», i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado di Asola e Levata in visita al ghiacciaio della Ventina con il Servizio glaciologico lombardo. Tutto è partito con un’idea: mettere insieme scuole, associazioni e realtà del territorio per educare i giovani alla sostenibilità e alla tutela dell’ambiente. Il focus? La situazione critica dei ghiacciai lombardi, che si stanno inesorabilmente riducendo sotto i colpi dei cambiamenti climatici, oltre che una riflessione più ampia e generalizzata sugli effetti che questi cambiamenti stanno generando. Il progetto, di durata biennale, vede esperti e operatori del Servizio glaciologico lombardo, guide e volontari del Cai, i parchi Nord Milano e Oglio Sud e accompagnatori di media montagna, operare fianco a fianco con gli studenti in un lavoro di conoscenza, scoperta, condivisione e confronto.
A fare da apripista sono state alcune classi degli Istituti comprensivi di Asola e Vescovato che, grazie anche alla pronta ed entusiastica adesione delle dirigenti, Luisa Bartoli e Paola Bellini, per tutto il secondo quadrimestre dello scorso anno scolastico hanno trasformato le aule in laboratori di idee e discussioni, preparando il terreno per l’uscita finale in montagna del 18-20 settembre scorsi. Ed è stata proprio l’escursione sul sentiero glaciologico Vittorio Sella, presso il ghiacciaio della Ventina, in Val Malenco il momento clou di tutto il progetto. Le classi 2A, 2B e 2F della scuola secondaria di primo grado di Asola, unite alle classi 2A e 2B della scuola secondaria di primo grado di Levata, hanno trascorso infatti tre giorni in quota, ospiti del rifugio Cai Gerli Porro.
Oltre che dai loro insegnanti, i ragazzi sono stati seguiti dallo sguardo esperto degli operatori del Sgl e dei volontari del Cai di Bozzolo e di Cremona e da un accompagnatore accreditato di media montagna.
Per molti di loro è stata la prima vera esperienza in altura, un’avventura avvincente ed emozionante a contatto con la natura, tra attività didattiche sul campo e momenti di pura immersione nell’ambiente di alta montagna. Zaino in spalla, hanno affrontato la fatica della salita, ma anche la soddisfazione di superare i propri limiti, sostenuti dal gruppo e dall’entusiasmo collettivo.
L’aspetto più bello ed innovativo del progetto è stato proprio questo: unire ragazzi provenienti da realtà scolastiche diverse, al fine di creare una rete di esperienze condivise e trasmettere il valore della collaborazione, non solo per risolvere problemi in classe, ma anche per affrontare le sfide dell’ambiente.
«Le carovane delle scuole verso il ghiacciaio», che ha ottenuto dalla Regione il riconoscimento di «Progetto di qualità per l’educazione ambientale e alla sostenibilità in Lombardia», è un esempio significativo di come, grazie alla collaborazione di enti locali e associazioni, sia possibile trasformare l’educazione ambientale in qualcosa di concreto, coinvolgente e spendibile per il futuro. Un futuro che, come dimostrano questi giovani studenti, può essere più sostenibile se impariamo a conoscere e rispettare il nostro pianeta.
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