L'ANALISI
28 Settembre 2024 - 05:20
CASTELVERDE - I rapporti tra le amministrazioni del sindaco Graziella Locci e la società sportiva A.C. Castelverde (250 tesserati, 12 squadre) non sono mai stati idilliaci. E oggi che scoppia il caso del campetto di Costa, rischiano di incrinarsi ancora di più.
Il sodalizio, con un accordo che prevede un contributo dall’ente locale, gestisce il campo comunale del capoluogo, ma avendo tanti iscritti utilizza anche quello della parrocchia di Castelverde e l’impianto sportivo di Costa S. Abramo. In luglio il Comune ha comunicato alla società che da quest’anno (e per la prima volta) per utilizzare il campo di Costa dovrà pagare l’affitto anche per far allenare le squadre dei bambini. Ciliegina sulla torta, non potrà usare lo stesso impianto i primi 20 giorni di ottobre perché sarà inagibile per lavori. Due ‘amare’ novità che hanno spiazzato il presidente Adriano Arcari e i suoi dirigenti.
Arcari cerca il dialogo, ma il post di sfogo che ha pubblicato su fb ha attirato commenti non proprio lusinghieri sulla giunta. «Il campo sportivo di Castelverde è gestito dalla nostra società – spiega Arcari - quello di Costa direttamente dal Comune, che a luglio ha comunicato che il suo utilizzo sarà d’ora in poi a pagamento, anche nel caso degli under 16. Non siamo una organizzazione a fini di lucro e questa decisione ci ha messo in seria difficoltà perché ci avvaliamo dell’impegno gratuito e appassionato di decine di collaboratori. A rincarare la dose, a inizio settembre, con attività già iniziate, è arrivata la comunicazione che dal 1° al 21 ottobre, a causa di lavori di miglioria del campetto di allenamento di Costa, gli allenamenti saranno sospesi».
Prosegue il presidente: «Il Comune ci ha proposto come alternativa il campetto di San Martino in Beliseto, lo stesso che proprio l’amministrazione aveva giudicato non a norma ed è chiuso da circa 5 anni. Non è omologato, troppo piccolo per contenere 25 atleti per volta che si allenano. Inoltre gli spogliatoi sono lontani circa cento metri dal campo e quindi si pone il problema della sicurezza durante lo spostamento. Loro sono piccoli e non dispongono di un locale per il ricovero del materiale da utilizzare. Se fosse possibile, in questi 20 giorni, utilizzare il campo da gioco di Costa, il problema sarebbe risolto».
Un altro aspetto che a detta dell’A.C. Castelverde allontana sportivi e amministratori sarebbe l’indifferenza di questi ultimi: «Oltre a questo – conclude Arcari – lamentiamo la mancanza di attenzione e di considerazione da parte degli amministratori, perché dopo tre mesi dall’insediamento della nuova giunta, nonostante siano stati ripetutamente invitati a visitare le strutture per conoscere e prendere atto delle attività e dei bisogni, non si sono mai resi disponibili. Vorrei ricordare che l’A.C. Castelverde dal 1987 svolge un ruolo sociale rispondendo ai bisogni delle famiglie del territorio che, sempre più numerose, chiedono di iscrivere i propri ragazzi. Lo sport a Castelverde non è un lusso, ma un servizio».
Il primo cittadino annuncia che affiderà la sua replica ad un comunicato ufficiale.
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