L'ANALISI
27 Settembre 2024 - 05:15
Ferrari e Pagliari
PIADENA DRIZZONA - Area pubblica secondo l’amministrazione comunale, area privata secondo il consigliere di minoranza Luigi Pagliari. Il tratto di via Dosso compreso tra le scuole e la curva posta a nord, oggetto del secondo lotto dei lavori di manutenzione con la realizzazione di parcheggi, marciapiedi e aiuole, è finito al centro di un confronto in consiglio comunale. Tutto è partito dall’interrogazione di Pagliari, che ha sollevato dubbi sulla proprietà dell’area interessata dalle opere, chiedendo chiarimenti ufficiali sull’argomento.
Pagliari ha chiesto lumi sulla titolarità dell’area, chiedendo in particolare se fosse di proprietà comunale o dei privati frontisti. Nel caso in cui si trattasse di una proprietà del Comune, ha richiesto che venissero mostrati gli atti notarili e i certificati catastali per dimostrare la legittimità degli interventi. Al contrario, se l’area fosse effettivamente privata, ha chiesto copia degli eventuali accordi stipulati tra il Comune e i proprietari.
Il sindaco Federica Ferrari ha risposto a Pagliari che «l’intera area di via Dosso, comprendente marciapiedi, parcheggi, aiuole e sede stradale su cui si eseguono i lavori, rientra totalmente nel ‘demanio comunale quale strade’, come da accertamento catastale e ai sensi dell’articolo 824 del codice civile. Lo stesso codice civile, agli articoli 822 e 829, definisce la condizione giuridica del bene come ‘demanio pubblico’, cioè inalienabile, imprescrittibile e insuscettibile di formare oggetto di diritti a favore di terzi. La strada in oggetto è parte integrante del centro storico dell’abitato e risulta già citata in documenti storici del 1559».
Pagliari ha contestato che la risposta del sindaco non fosse supportata dalle ‘carte’, in sostanza, e ha ribattuto dichiarando di essere in possesso di un estratto catastale del 31 luglio 1986, che secondo lui dimostrerebbe che la strada è privata: «Peraltro, il signor Magnani aveva realizzato la pavimentazione del suo passo carraio e il signor Belicchi aveva costruito un marciapiede, che ora è stato rimosso», ha sottolineato il consigliere, aggiungendo: «Come risulta dal mappale che ho qui, quest’area è di proprietà privata. Voglio precisare che non si tratta di una questione politica. Il sindaco non è un tuttologo», suggerendo così che il primo cittadino non possa essere a conoscenza di tutti i dettagli tecnici della questione. «Ma la risposta che ha dato è fumosa e mancano gli atti a supporto. O è del Comune o non lo è, non ci sono vie di mezzo».
Il consigliere ha poi ampliato il discorso, facendo notare che a Piadena ci sono altre aree ancora di proprietà privata ma ad uso pubblico, come «la zona Italmark, la lottizzazione Marinoni e via Tintoretto». Ha anche sollevato una questione sulle piante ad alto fusto piantate in via Dosso, sottolineando che, secondo l’articolo 892 del codice civile, dovrebbero essere collocate a una distanza di almeno tre metri dalle abitazioni. «Le piante messe a dimora in via Dosso, i Carpinus Piramidalis, possono raggiungere altezze di 10-20 metri», ha osservato, paventando il rischio che le distanze di legge non vengano rispettate.
Il sindaco, da parte sua, ha preso atto delle osservazioni di Pagliari e ha assicurato che le farà presenti all’ufficio tecnico: «Le darò risposta nel prossimo consiglio», ha concluso Ferrari.
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