L'ANALISI
Cremasco. Ancora polemiche sulle municipalizzate
20 Luglio 2013 - 14:30
«Speriamo che Pietro Moro faccia un passo indietro perché le cose che ha detto sono da dilettanti». Simone Beretta alla seconda uscita pubblica del neo presidente di Scrp, la società pubblica che riunisce i comuni cremaschi, chiede già la testa del nuovo numero uno. Il motivo scatenante è l’intenzione del presidente di modificare lo statuto per favorire negli appalti le aziende locali, possibilmente tra quelle che aiutano chi ha difficoltà nell’inserimento nel mondo del lavoro. «Una cosa che non si può fare — afferma Beretta — e mi preoccupa che una persona teoricamente preparata dica una cosa del genere. Vogliono favore le cooperative sociali, è una cosa che al precedente cda non è stato consentito di fare».
L’appello di Beretta è accompagnato da quello del coordinatore cittadino del Pdl, Enzo Bettinelli, presente con lui (e con Giovanni Palumbo) alla conferenza stampa: «E’ compito della minoranza stigmatizzare il comportamento dell’amministrazione e la scelta di un cda inadeguato per una municipalizzata, fatto dalla Bonaldi assieme a qualche sindaco e al presidente provinciale Salini senza coinvolgere il partito, è l’ennesimo errore»:
Le critiche di Beretta e Bettinelli non hanno l’appoggio formale di nessun dei sindaci di centro destra. Altro motivo di critica dei vertici del centro destra è la riduzione degli emolumenti del cda: «Si sono tagliati i soldi perché hanno poco tempo da dedicare a Scrp. Sembra che si siano ridotti l’emolumento perché il tempo che possono mettere a disposizione sarà determinato dai loro interessi lavorativi».
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