Blitz dell'Arma, sgominata una banda di rapinatori di banche

PIZZIGHETTONE - Ha toccato anche il Cremonese, per la precisione la città murata in riva all’Adda, il maxi blitz che ha portato i carabinieri della compagnia di Codogno a sgominare una banda dedita a rapine nelle banche e furti in appartamenti. Uno dei sei arrestati, tutti italiani, è stato infatti rintracciato proprio a Pizzighettone.

LA MOBILITAZIONE

È nella mattinata di ieri che sui cieli della Bassa è stato notato il nucleo elicotteri dei carabinieri di Orio al Serio, che in supporto ai colleghi di Codogno e con l’ausilio delle unità cinofile del Nucleo cinofili di Casatenovo, ha permesso di individuare i componenti della banda: sei persone, di età compresa tra i 19 e i 65 anni, residenti fra Codogno, Somaglia e appunto Pizzighettone. La mobilitazione dei militari non è passata inosservata.

L'ACCUSA

L’Arma ha dato esecuzione ad una ordinanza (che ha previsto custodia in carcere e arresti domiciliari) emessa dal gip del Tribunale di Lodi, su richiesta della locale Procura della Repubblica: i sei sono indagati per delitti contro il patrimonio e si presume che l’illecito profitto ammonti ad oltre 200mila euro. Nello specifico, avrebbero compiuto diverse rapine, fra tentate e consumate, all’interno di istituti di credito e in un’abitazione, a cui si sommano altri tentativi di furto. I fatti contestati risalgono al periodo compreso fra il febbraio 2022 e il gennaio 2024, nei territori di Senna Lodigiana, Codogno, Brembio, Santo Stefano Lodigiano, San Rocco al Porto e Bertonico. Alcuni degli arrestati sono stati portati presso le case circondariali di Lodi, Piacenza e Cremona; per una parte della banda al momento sono stati disposti i domiciliari.

LE INDAGINI

Prima del blitz di martedì, già nel dicembre 2022 due persone, entrambi 23enni residenti rispettivamente a Codogno e Senna, erano state fermate e arrestate perché trovate in possesso di 22 grammi di marijuana e 135 grammi di cocaina, oltre a materiale per il confezionamento e pesatura della droga, denaro contante ritenuto provento di attività illecita, esplosivo di categoria F4 e una pistola di piccolo calibro. Il materiale esplodente, secondo l’impianto accusatorio, sarebbe stato utilizzato per far saltare la filiale della banca Bpm a Santo Stefano Lodigiano, a fine ottobre del 2022, oltre che per altre azioni similari. Al vaglio anche l’esplosione di una vettura, a Somaglia: sarebbe stata fatta saltare in aria per debiti riferiti allo spaccio.

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