L'ANALISI
L’ECONOMIA SOTTO LA LENTE: LE LEVE DELLA RIPRESA
17 Settembre 2024 - 05:20
CREMONA - La conferma di un trend di crescita moderata (+0,4%) per il settore artigiano, mentre l’industria si stabilizza con una crescita lievemente positiva (+0,1%). Questi i macro dati che Unioncamere ha diffuso ieri per la provincia di Cremona. L’indagine, relativa all’andamento del secondo trimestre 2024, ha interessato 134 imprese: 62 industriali e 72 artigiane. Si tratta di un’analisi che rientra nel più ampio report del settore manifatturiero lombardo presentato ieri mattina a palazzo Lombardia a Milano dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, dal presidente di Unioncamere Lombardia e commissario straordinario della camera di commercio di Cremona, Gian Domenico Auricchio, da quello regionale di Confindustria Francesco Buzzella e da Giovanni Bozzini, presidente di Cna Lombardia.
«Il primo semestre del 2024 per l’economia mondiale si è concluso in linea di continuità con gli andamenti del 2023, e questa è una notizia non del tutto positiva. Alcuni elementi di miglioramento attesi non hanno ancora dispiegato i loro effetti, mi riferisco alla discesa dei prezzi e al connesso taglio dei tassi di interesse, anche se la Bce lo sta timidamente affrontando – sostiene Auricchio –: il quadro ha visto ancora le maggiori economie su un sentiero di ripresa, ma con tassi di crescita modesti. Per quanto riguarda il nostro territorio, caratterizzato da un export molto rilevante, pesa soprattutto l’andamento dell’economia tedesca e il costo dell’energia che, se pur in diminuzione rispetto agli anni passati, è ancora troppo lontano da quello dei principali competitor esteri. Nonostante questo, l’indice congiunturale della produzione manifatturiera, sia industriale che artigianale, in provincia si è mantenuto nel secondo trimestre ‘24 in territorio positivo, evidenziando ancora una volta la straordinaria resilienza delle nostre imprese».
Si registrano risultati congiunturali più favorevoli per il fatturato (+3,5%) e gli ordini, sia dall’interno (+1,0%) che dall’estero (+4,0%). Riprende vigore la crescita dei prezzi delle materie prime (+1,3% rispetto al trimestre precedente) mentre resta sotto il punto percentuale per i prodotti finiti (+0,6%). Il quadro tendenziale dell’industria mostra una flessione molto contenuta solo per i livelli produttivi (-0,4%), mentre crescono fatturato (+2,8%), ordini interni (+0,9%) ed esteri (+5,2%). Le imprese del settore artigiano confermano il moderato trend crescente che lo sta caratterizzando ormai da un anno, con un contenuto incremento congiunturale della produzione (+0,4%) e del fatturato (+0,3%). Praticamente stazionari gli ordini con una variazione poco significativa (-0,1%).
Le tensioni sui prezzi per il comparto artigiano restano rilevanti registrando un incremento congiunturale ancora del +2,6% per le materie prime e del 2,5% per i prodotti finiti. Simile il quadro tendenziale che registra una crescita della produzione del 2,1% ma fatturato stazionario e ordini in flessione (-1,8%). L’occupazione per il settore industriale cremonese tende a stabilizzarsi sul livello dello scorso trimestre non registrando variazioni significative mentre su base annua il risultato è positivo (+1,2%). L’artigianato segna invece una lieve flessione dei livelli occupazionali sia rispetto al trimestre precedente (-0,6%) che su base annua (-0,8%). Secondo i dati INPS le ore autorizzate di cassa integrazione nel settore manifatturiero nel secondo trimestre 2024 sono diminuite (-76%) fermandosi a 127 mila ore, in calo anche rispetto al secondo trimestre del 2023 (-88%).
Sul versante dei prezzi l’industria mostra una ripresa delle tensioni per le materie prime (+1,3% congiunturale e +1,5% su base annua) mentre l’incremento resta contenuto per i prodotti finiti (+0,6%). Critico il quadro nell’artigianato che registra incrementi congiunturali più intensi dei prezzi sia per le materie prime (+2,6%) che per i prodotti finiti (+2,5%), ma inferiori rispetto allo scorso trimestre. Ancora a due cifre l’incremento tendenziale dei prezzi rilevato dalle imprese artigiane (+13,1% le materie prime e +10,6% i prodotti finiti).
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