Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

BOZZOLO

Cuore e ricordi, i neo 18enni: «Nelda sempre con noi»

I coscritti della bambina sulla sua tomba: la piccola è morta in un incidente quando aveva 8 anni

Pierluigi Cremona

Email:

pierluigi.cremona@virgilio.it

13 Settembre 2024 - 05:10

Cuore e ricordi, i neo 18enni: «Nelda sempre con noi»

Nel riquadro Nelda Pagliari

BOZZOLO - Sono passati più di nove anni dal quel tragico 13 maggio 2015 quando Nelda Pagliari, 8 anni, venne investita davanti a casa, mentre in sella alla sua bici stava attraversando la strada statale 10, morendo il giorno dopo. Nelda avrebbe compiuto 18 anni quest’anno e i suoi coscritti non si sono dimenticati di lei.

Domenica mattina, i ragazzi del 2006 di Bozzolo sono andati sulla sua tomba che si trova nella cappella della famiglia Pagliari all’interno del cimitero comunale. Un momento di preghiera, raccoglimento e riflessione, a cui ha preso parte anche il sindaco Giuseppe Torchio che ha voluto accompagnare i neomaggiorenni. I tre giorni di leva sono sempre legati al divertimento, alla festa, spesso anche agli eccessi; in questa occasione i 18enni hanno voluto fermarsi e riflettere sul tragico destino che ha portato via una loro amica in così giovane età, privandola di tutto ciò che loro stanno vivendo nella loro adolescenza e che vivranno nel futuro.

Le foto del momento di raccoglimento hanno fatto il giro dei social e se spesso il mondo di Facebook è critico con le gesta dei ragazzi della ‘leva’, questa volta un’ondata di commozione e apprezzamento si è riversata sui giovani protagonisti.

Il tragico incidente avvenne la mattina del 13 maggio 2015 quando Nelda assieme alla mamma era uscita in bicicletta dalla cascina dove viveva per recarsi in paese.

L’impatto con una Opel Zafira, che viaggiava da Mantova verso Cremona fu tremendo. Alla guida vi era un uomo residente in provincia di Verona che avrebbe dovuto rilevare di lì a poche settimane la stazione di servizio con bar che si trova a poche centinaia di metri dall’incidente e che anche a causa di una leggera curva, non vide la bambina. Torchio, anche allora sindaco, scrisse al presidente della Provincia di Mantova (allora la strada era provinciale), chiedendo l’abbassamento del limite di velocità a 70 chilometri orari per prevenire ulteriori incidenti.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400