L'ANALISI
12 Settembre 2024 - 05:15
CREMONA - Il ritorno ufficiale del professor Gianluca Galimberti nel suo liceo Aselli scatta alle 9, al suono della campanella della seconda ora. L’ex sindaco arriva in bicicletta, una ventina di minuti prima, maglioncino blu, camicia bianca, zainetto in spalla. Deposita la bici e si precipita in sala insegnanti, col passo veloce e dinoccolato che i cremonesi hanno imparato a conoscere negli ultimi dieci anni.
«No, niente dichiarazioni — dice —. I protagonisti sono loro. Auguro a tutti buon anno!» e apre il computer portatile. L’emozione è tanta, gli fa un poco strano essere lì, in quell’aula insegnanti che è rimasta pressoché immutata. Eppure chi ha frequentato il liceo in questi mesi, sa bene che l’ex sindaco e docente di ruolo in fisica, al termine del suo mandato s’è presentato all’Aselli, pronto per ricominciare.
Arrivato nel 2005 allo scientifico dopo la tradizionale gavetta in terra cremasca, Galimberti festeggerà il prossimo anno vent’anni di titolarità nella scuola in cui ha rincontrato colleghi, mentre alcune personalità storiche dello scientifico sono andate in pensione e altre si sono succedute: «Qualcuno c’è ancora, che conosco», dice sorridendo. Una scuola cambiata, ma il diretto interessato non nasconde nei tratti del volto felicità e commozione, non un ritorno indietro nel tempo, ma semplicemente il qui e ora di un primo giorno di scuola che riprende il filo di una passione mai spenta: insegnare e stare con i ragazzi. «I protagonisti sono loro, agli studenti ora va tutta la mia attenzione. Basta, grazie». Nel frattempo ha raggiunto i suoi di quinta, il sole settembrino entra dai finestroni, la porta si chiude e il professor Galimberti inizia la lezione: «Buongiorno ragazzi».
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