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L'IMPRESA

Il gagliardetto fin sul Dente del Gigante

L’alpinista Ruffoni porta il simbolo del Panathlon Crema sull’ultima cima conquistata

Dario Dolci

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09 Settembre 2024 - 05:20

Il gagliardetto fin sul Dente del Gigante

MONTODINE - L'alpinista Filippo Maria Ruffoni ha portato la scorsa settimana il gagliardetto del Panathlon club Crema sulla cima del Dente del Gigante. La nuova impresa è stata compiuta insieme al maestro di alpinismo Edmond Joyeusaz di Courmayeur.

IL FASCINO DEL DENTE DEL GIGANTE

Il Dente del Gigante è sicuramente una delle vette più riconoscibili del massiccio del Monte Bianco. Con i suoi 4013 metri di altezza attrae non solo gli alpinisti, ma anche molti appassionati di alta montagna che ne apprezzano semplicemente gli scenari e la vista.

STORIA ED ETICA DELL'ALPINISMO

ruffini

«Nel 1880 – racconta Ruffoni, già autore di numerose imprese oltre i cinquemila metri - impossibilitati nella salita di questa vetta, dopo aver fatto dietro front i due pionieri dell’alpinismo Frederick Mummery e Alexander Burgener coniarono la frase ‘assolutamente inaccessibile con mezzi leali’ ». Da qui nacque una nuova visione di alpinismo e di etica sportiva, il necessario utilizzo di attrezzatura per oltrepassare difficoltà ritenute, all’epoca e anche ai giorni nostri, insormontabili.

L'EVOLUZIONE DELL'ETICA ALPINISTICA

«La storia dell’alpinismo – prosegue Ruffoni - non consiste solo nel susseguirsi delle salite e nel progresso delle tecniche, ma anche nell’evoluzione dell’etica, cioè nello stabilire la maniera corretta e con quali mezzi salire una montagna. Oggi, l’uomo non è più un appassionato di roccia, ma può diventare uno scopritore della storia e della creazione. L’etica promuove la sicurezza. La salita al Dente del Gigante è fruibile a molti appassionati alpinisti; i tratti conosciuti come impossibili all’epoca, sono oggi attrezzati con materiali adeguati per aiutare nella salita».

LA SFIDA DEL DENTE DEL GIGANTE

Ciò non toglie che resta una arrampicata di grande impegno e di difficoltà, come conferma l’alpinista montodinese: «Sono necessarie otto ore tra salita e discesa, con una parte di percorso che avviene in corrispondenza delle placche Burgener, praticamente pareti lisce di granito verticale».

LA SECONDA IMPRESA DI RUFFONI SUL DENTE DEL GIGANTE

Per Ruffoni si è trattato della seconda salita in cima al Dente del Gigante. «Ho voluto riaffrontare questa impresa, per cogliere nuovi aspetti di questa montagna carica di storia».

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