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LA RICERCA DANESE

Scoperta la proteina della longevità

Sonno regolare, attività fisica, alimentazione sana e vita sociale attiva sono da tempo considerati elementi chiave per una vita lunga e sana: identificata però Oser1 che potrebbe aprire la strada a nuove terapie per combattere le malattie legate all'invecchiamento

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

06 Settembre 2024 - 16:46

Scoperta la proteina della longevità

CREMONA - Sonno regolare, attività fisica, alimentazione sana e vita sociale attiva sono da tempo considerati elementi chiave per una vita lunga e sana. Ma un nuovo studio dell'Università di Copenaghen ha aggiunto un tassello importante a queste conoscenze, identificando una proteina chiamata Oser1 che sembra giocare un ruolo cruciale nella longevità. Questa scoperta potrebbe aprire la strada a nuove terapie per combattere le malattie legate all'invecchiamento.

LA PROTEINA OSER1: UN NUOVO FATTORE PRO-LONGEVITÀ

Lo studio, pubblicato su Nature Communications, ha evidenziato come Oser1, una proteina presente in diverse specie animali, inclusi gli esseri umani, possa influenzare significativamente la durata della vita. "Abbiamo trovato dieci geni che, manipolando la loro espressione, hanno modificato la longevità, ma Oser1 ha mostrato l'effetto maggiore", ha spiegato Zhiquan Li, primo autore della ricerca.

UNA SCOPERTA CHE APRE NUOVE POSSIBILITÀ DI CURA

Sebbene siano ancora in fase di studio i meccanismi esatti di Oser1 negli esseri umani, i ricercatori ritengono che questa scoperta possa rappresentare un importante bersaglio per future terapie contro malattie legate all'invecchiamento, come quelle cardiovascolari e neurodegenerative. Il prossimo passo della ricerca sarà esplorare il funzionamento della proteina nell'organismo umano, un campo ancora poco esplorato.

PRECEDENTI SCOPERTE SULLA LONGEVITÀ: IL RUOLO DI BPIFB4

Non è la prima volta che una proteina viene collegata alla longevità. Un precedente studio condotto da Annibale Puca del Gruppo MultiMedica di Milano e Paolo Madeddu dell'Università di Bristol aveva identificato il ruolo della proteina BPIFB4 nella sua variante Lav nei centenari. Ora, con la scoperta di Oser1, la ricerca sulla longevità umana si arricchisce di nuovi elementi, che potrebbero portare a importanti innovazioni nel campo della medicina anti-età.

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