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LA NUOVA VIABILITÀ URBANA

«Saremo una massa critica per una mobilità sostenibile»

Si delinea un fronte unito per il piano di limitazione della velocità ‘Città 30’. E il 28 grande mobilitazione

Francesco Gottardi

Email:

fgottardi@cremonaonline.it

06 Settembre 2024 - 09:03

«Saremo una massa critica per una mobilità sostenibile»

CREMONA - «Le belle idee nel cassetto non servono a nulla. C’è un piano per la ‘Città 30’ che giace nei cassetti dell’amministrazione da anni e c’è il Pums da implementare fino in fondo. È tempo di farlo». È stata un’assemblea partecipata e vivace quella che mercoledì sera ha riempito la Ciclofficina dell’ex piazzale delle tranvie per un momento di confronto cittadino sul tema della mobilità. A rispondere alla chiamata del gruppo organizzatore delle Critical mass (le biciclettate mensili che da ormai due anni invadono con cicli di ogni tipo le strade della città) sono state diverse associazioni ambientaliste — Fiab, Legambiente, Lav —, organizzazioni come l’Arci, Comitati di quartiere, esponenti della politica locale e molti privati cittadini.

L’assemblea sulla mobilità indetta dal gruppo Critical mass

«Quello delle ‘masse critiche’ è un movimento internazionale — spiegano gli organizzatori — che nasce negli anni novanta al grido di ‘Noi siamo il traffico’. Il messaggio originario, che abbiamo voluto riproporre in città è che le strade devono essere a misura di persone e non di motori. Nei nostri appuntamenti mensili abbiamo toccato diversi argomenti che ci stanno a cuore come cittadine e cittadini di questa città, dalla sicurezza stradale al consumo di suolo, nel solco dell’ambientalismo e di un’idea di comunità solidale».


Alla serata di mercoledì il gruppo è arrivato, infatti, con quasi una ventina di appuntamenti al proprio attivo, da marzo 2023, durante i quali i partecipanti hanno attraversato di volta in volta diverse aree della città a bordo di biciclette, cargo-bike, roller e ogni genere di mezzo ‘non motorizzato’. «Ora ci sentiamo maturi — proseguono gli organizzatori — per una riflessione più ampia e approfondita sul tema della mobilità in città. L’assemblea nasce proprio per confrontarci con le altre realtà e sviluppare una riflessione corale da sottoporre alle istituzioni e a tutta la cittadinanza».


E da subito il confronto si accende con la condivisione di proposte pratiche e di idee da sviluppare nel corso delle prossimi momenti di richiamo: c’è chi pone l’accento sulla comunicazione «per raggiungere tutte quelle persone che condividono l’idea di una Cremona più a misura di residenti ma che ancora non conoscono l’iniziativa»; chi sottolinea la necessità di coinvolgere scuole e bambini, «perché in gioco c’è un cambiamento culturale da incentivare e il futuro è dei più piccoli, che sono anche i più propositivi a sperimentare nuovi modi di spostarsi, di raggiungere la scuola e di vivere la città»; altri ancora citano il tema della movimentazione delle merci con mezzi a pedali già attivi in diverse città italiane ed europee e alcuni si concentrano sulla creazione di ostacoli che «impongano di abbassare la velocità, cartelli e controlli insufficienti non bastano», dicono.


«Esiste un piano ‘Città 30’, sviluppato a livello nazionale, per la mobilità sostenibile nelle nostre città — spiega il rappresentante della Fiab — il problema è che resta nei cassetti. La questione non è solo di ascolto ma anche di sensibilità: in Italia ci sono più di 100 femminicidi l’anno, 1.400 morti sul lavoro e oltre ben 3.600 omicidi stradali. Ma nessuno si attiva per fermare questo stillicidio, poco o nulla viene fatto». Il dibattito prosegue affrontando alcuni dei nodi più classici dei movimenti dal basso: i partecipanti si interrogano sul rapporto tra «sognare un altro modello di città» e «avanzare soluzioni realistiche», tra estensione della zona pedonale e strategie per limitare la velocità delle auto.


Intorno alla mezzanotte i convenuti si alzano dalle sedie, ma le idee continuano a sbocciare tra i capannelli fuori dall’officina. Il confronto iniziato mercoledì pare essere solo all’inizio, nel frattempo l’assemblea ha indetto un nuovo appuntamento: sabato 28 settembre il gruppo Critical mass annuncia una grande mobilitazione sul tema della mobilità sostenibile invitando tutte le realtà presenti (e non solo) per essere una vera e propria ‘massa critica’.

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