L'ANALISI
05 Settembre 2024 - 09:07
CASALMAGGIORE - Con l'inizio dell’anno scolastico fissato per giovedì 12 settembre, Cinzia Dall'Asta, dirigente dell'Istituto Comprensivo Giuseppe Diotti, esprime forte preoccupazione per la situazione degli alunni certificati, vale a dire di quegli studenti con disabilità o difficoltà di apprendimento che necessitano di un insegnante di sostegno dedicato.
«La normativa — spiega la dirigente — prevede un insegnante di sostegno per ogni alunno certificato, ma questa proporzione non è attualmente rispettata. Siamo di fronte a un rapporto di 1 a 2, il che significa che un insegnante deve occuparsi di due alunni con esigenze diverse. Questo è estremamente problematico, soprattutto quando ci sono bambini con disabilità più gravi, indicati dal cosiddetto 'comma 3'. In questi casi, se si assegna più tempo all'alunno con maggiori difficoltà, l'altro rischia di essere svantaggiato». Il riferimento al ‘comma 3’ è contenuto nell'articolo 3 della Legge 104/1992, una delle norme cardine della legislazione italiana in materia di disabilità. In particolare, il comma 3 riguarda le situazioni di disabilità particolarmente gravi: gli alunni classificati in questa categoria presentano problematiche di salute o sviluppo che limitano significativamente l'autonomia personale e l'integrazione scolastica.
«La situazione a Vicobellignano, alla scuola primaria, è particolarmente critica», aggiunge Dall’Asta. «Abbiamo nove alunni certificati, di cui sei rientrano nel comma 3, quindi necessitano di un sostegno intensivo. Questo squilibrio tra le necessità degli alunni e le risorse disponibili può creare difficoltà nella gestione quotidiana della classe». Gli insegnanti di sostegno svolgono, in collaborazione con gli altri professori, un ruolo fondamentale nell'inclusione scolastica, garantendo agli alunni con disabilità un percorso formativo adeguato alle loro esigenze. Tuttavia, il numero di insegnanti di sostegno spesso non è sufficiente a coprire tutte le necessità. Le conseguenze di questa carenza possono essere particolarmente gravi per gli studenti più vulnerabili, che rischiano di non ricevere il supporto di cui hanno bisogno per seguire il programma scolastico.
La situazione richiede un intervento tempestivo per evitare che, con l'inizio delle lezioni, ci siano studenti che restano privi dell’assistenza adeguata, minando il loro diritto all'istruzione inclusiva e personalizzata. La dirigente ha già contattato l'Ufficio Scolastico Provinciale per sollecitare l'invio di ulteriori insegnanti di sostegno. «Noi purtroppo siamo impotenti», continua Dall’Asta. «Abbiamo fatto tutto il possibile per far presente la situazione, inviando e-mail e richieste formali, ma fino a quando non arriveranno le risorse necessarie, ci troviamo in grande difficoltà».
Anche per quanto riguarda l'organico dei docenti, la situazione è complicata. «Le supplenze dalle graduatorie provinciali avrebbero dovuto essere assegnate già nel tardo pomeriggio di martedì, ma il sistema è andato in tilt», spiega la dirigente, facendo riferimento ai noti problemi dell'algoritmo utilizzato per l’assegnazione delle supplenze, che spesso causa ritardi e disservizi. Questo lascia le scuole con gravi carenze di personale proprio nei giorni cruciali di preparazione all'inizio dell'anno scolastico. Per quanto riguarda le iscrizioni, la dirigente conferma che «siamo in linea con l'anno scorso. Alcuni alunni che si erano iscritti a Sabbioneta e a Rivarolo del Re stanno tornando a Casalmaggiore». Tuttavia, ci sono anche delle criticità sul fronte delle classi particolarmente numerose. «A Vicomoscano, ad esempio, abbiamo una prima classe con 28 alunni».
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