Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA. IL CASO

Concerti in piazza. È polemica sui plateatici

Gli esercenti del centro: «Paradossale che questi eventi penalizzino il commercio». Zanacchi: «Aperti al confronto per conciliare esigenze locali e iniziative di rilievo»

Francesco Gottardi

Email:

fgottardi@cremonaonline.it

03 Settembre 2024 - 19:30

Concerti in piazza. È polemica sui plateatici

CREMONA - Mentre cresce l’attesa per la versione ‘Live sotto il Torrazzo’ del Tanta Robba Festival, in programma per questo fine settimana, monta anche il fronte delle polemiche. A far discutere in particolare è quella che già viene definita ‘la guerra dei plateatici’, sull’onda delle lamentele di negozianti ed esercenti del centro storico per le limitazioni all’uso dello spazio pubblico.

«Siamo ben contenti che la città sia animata ma ci chiediamo perché ci si ostini a sfruttare una piazza come quella del Comune e non aree più indicate per i grandi eventi». A parlare è Alessandro Volta, titolare del Pierrot e portavoce degli esercenti della centralissima piazza-gioiello della città. «Sappiamo bene che nelle regole d’ingaggio delle convenzioni che paghiamo per i nostri plateatici è prevista la possibilità di revoca in occasione della manifestazioni pubbliche». Succede per la Festa del salame e quella del Torrone, per i comizi in piazza ed è più che comprensibile. Ma che ora puntualmente anche la prima settimana di settembre, che è da considerarsi un periodo d’oro per le presenze in città, si organizzino anche dei concerti mi sembra davvero troppo».

L’ordinanza del Prefetto che dispone le misure di sicurezza per lo svolgimento della manifestazione prevede infatti che i tavoli dei bar vengano rimossi non soltanto dalla superficie della piazza ma anche dalle strade limitrofe (via Solferino, via dei Gonfalonieri e Largo Boccaccino) considerate vie di fuga. «Siamo a disagio perché questi grandi eventi che dovrebbero essere un volano per le attività cittadine finiscono per costringerci a rinunciare al lavoro: io personalmente devo lasciare a casa i 6/7 dipendenti che ho solitamente».

Sempre pronto a fare proprie le rimostranze — in questo caso degli esercenti — arriva il commento di Alessandro Portesani e della sua ‘giunta ombra’ che commenta: «Un’amministrazione virtuosa deve sempre riuscire a conciliare le diverse esigenze e non abbandonare a sé stessi i commercianti. Inutile poi sottolineare come un mancato controllo dell’operato delle società provochi danni materiali: basti guardare alle condizioni del porfido di piazza del Comune che è diventato come un campo minato, pieno di buche. Gli spettacoli vanno fatti ma bisogna essere capaci di gestirli».

A stretto giro arriva la replica dell’assessore al Commercio Luca Zanacchi: «Non parlerei di polemiche quanto di segnalazioni, rispetto alle quali peraltro tutta la Giunta ha una linea ben chiara: approfondire i canali di dialogo per intervenire laddove emergono delle criticità. A questo proposito già oggi ho sentito i responsabili Fipe che incontrerò nei prossimi giorni per un confronto. D’altro canto va detto che eventi di questo calibro, che peraltro porteranno in città ospiti internazionali di spicco, sono una vera e propria rarità per la piazza».

Oggi pomeriggio è intervenuto anche il sindaco Andrea Virgilio che, riprendendo le parole dell’ex sfidante Portesani, si toglie qualche sassolino dalla scarpa: «Noi vogliamo essere una città viva, fatta di eventi, musica e proposte culturali e aggregative, dentro e fuori dal centro storico. Sono scelte che vogliamo condividere con la cittadinanza restando aperti al confronto con tutti, in questo caso anche con chi ha dovuto rinunciare al plateatico per effetto di queste manifestazioni». Ben vengano gli appunti della cittadinanza, sembra dire il sindaco che riserva al capogruppo di Novità a Cremona una stilettata al progetto della ‘giunta ombra’ sul quale aveva, per ora, mantenuto il silenzio: «Non si governa lisciando il pelo e cavalcando ogni volta la polemica di turno e forse non si fa nemmeno in questo modo un’incisiva opposizione. La politica del rancore non paga ed è inutile».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400