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SAN DANIELE PO. IL PONTE VERDI

Terzo intervento: lavori fino a febbraio 2026

Progetto presentato alla cittadinanza a Ragazzola. Cantiere di 18 mesi: i costi e l’obiettivo sicurezza

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

30 Agosto 2024 - 20:08

Terzo intervento: lavori fino a febbraio 2026

SAN DANIELE PO - Presentati i lavori del terzo intervento sul Ponte Verdi, la struttura che collega la sponda cremonese a quella parmense del fiume Po. Presso il Teatro di Ragazzola l'incontro tra la Provincia di Parma e gli amministratori, i cittadini e le imprese interessate ai lavori per la messa in sicurezza del ponte che partiranno a breve. Presenti per la Provincia di Parma il presidente Andrea Massari, il vicepresidente Giovanni Bertocchi e il dirigente alla viabilità Gianpaolo Monteverdi, oltre ai tecnici che hanno seguito la gara di appalto. Con loro anche il progettista Pietro Fabbri, che ha evidenziato alcune caratteristiche tecniche del progetto.

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Il progettista Fabbri, il dirigente del servizio viabilità della provincia di Parma Monteverdi, il presidente Massari, l’assessore alla viabilità Bertocchi e sindaco di Roccabianca Gattara

«Un’opera – ha introdotto il presidente Massari – che comporta una spesa di 20 milioni di euro che, seppur non sufficiente per costruire un ponte nuovo, aiuta ad allungare di alcuni decenni la vita del ponte in sicurezza. Il Ponte Verdi fa parte, assieme agli altri 830 ponti della regione, delle strutture che vengono costantemente monitorate e presidiate, almeno per intervenire nelle situazioni più gravi. Ovviamente anche se questo comporta spesso delle chiusure parziali, e qualche volta anche delle chiusure complete».

L’insediamento del cantiere è imminente, per una durata dei lavori che, da cronoprogramma, si prevede di circa 18 mesi, fino al febbraio 2026. L’intervento, il terzo sul viadotto inaugurato nel 1980, comprende il consolidamento delle pile in alveo per consentire la riapertura del ponte anche ai mezzi da 56 tonnellate in doppio senso di marcia. Durante la serata sono stati presi in esame tutti gli aspetti tecnici dell’opera specialmente quelli più impattanti sulla popolazione e le imprese. Numerose le domande soprattutto da parte degli imprenditori presenti all’incontro ed inerenti ad eventuali, e temute, chiusure.

«Ci saranno delle chiusure che cercheremo di gestire insieme al direttore dei lavori, ai sindaci del territorio e alle imprese interessate per creare meno disagio possibile», ha concluso Massari. «La partecipazione della cittadinanza alla presentazione dei lavori sul Ponte Verdi – ha dichiarato Alessandro Gattara, sindaco di Roccabianca – dà il senso dell'importanza di questa infrastruttura. Il cantiere non sarà semplice e privo di disagi e il ruolo dei Municipi in questa fase sarà proprio rivolto alla comunicazione e alla gestione delle difficoltà che si potranno presentare nelle diverse fasi di cantiere, con particolare riguardo alla chiusure. Seguo la vicenda della sicurezza del Ponte Verdi dal primo giorno del primo intervento, nel novembre 2015, e devo un ringraziamento non retorico alla Provincia di Parma, che in questi anni piuttosto difficili ha saputo trovare le soluzioni possibili per tenere il ponte aperto in sicurezza e soprattutto, deve essere ricordato, ha dovuto accollarsi tutti i problemi».

Presenti anche il responsabile del servizio manutenzione strade della Provincia di Cremona Davide Pisana ed il vice sindaco di Polesine Zibello Elia Vighi.

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