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Scrollare i video sui social aumenta la noia

I risultati di una ricerca dell'Università di Toronto: il 'digital switching' e gli effetti sugli adolescenti. E non solo

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

25 Agosto 2024 - 11:42

Scrollare i video sui social aumenta la noia

CREMONA - Uno studio condotto dall’Università di Toronto, pubblicato sul Journal of Experimental Psychology, ha rivelato che la pratica del digital switching, ovvero il cambio rapido e continuo di video online, può paradossalmente aumentare la sensazione di noia piuttosto che alleviarla. Lo studio ha coinvolto 1.200 partecipanti provenienti da Stati Uniti e Canada, dimostrando che il passaggio rapido da un video all’altro intensifica la noia anziché ridurla.

ARTICOLAZIONE DELLO STUDIO: SETTE ESPERIMENTI CHIAVE

La ricerca è stata suddivisa in sette esperimenti distinti. Nei primi due, i ricercatori hanno esplorato la comune convinzione che cambiare frequentemente video possa ridurre la noia. Mentre i risultati iniziali sembravano confermare questa credenza, i successivi cinque esperimenti hanno mostrato esattamente il contrario. I partecipanti hanno mostrato maggiore soddisfazione e coinvolgimento quando erano costretti a guardare un video per intero, senza possibilità di cambiare contenuto rapidamente.

ESPERIMENTI SIGNIFICATIVI: LA VISUALIZZAZIONE CONTINUA È PIÙ APPAGANTE

In uno degli esperimenti, i partecipanti hanno guardato un video di YouTube di 10 minuti senza possibilità di avanzare rapidamente, trovando l’esperienza più appagante rispetto a quando potevano cambiare video ogni cinque minuti. Un altro esperimento ha mostrato che la possibilità di avanzare o riavvolgere un video di 50 minuti ha reso l’esperienza meno soddisfacente e più noiosa.

EFFETTI DEL DIGITAL SWITCHING SUGLI ADOLESCENTI: UN CICLO DI NOIA CRESCENTE

Katy Tam, ricercatrice post-dottorato e autrice principale dello studio, ha sottolineato che una visione più concentrata e continua dei video può rendere l’esperienza più piacevole e significativa, simile a quella vissuta al cinema. Al contrario, il digital switching riduce il valore percepito del contenuto, poiché non si ha il tempo necessario per comprenderlo appieno. Il fenomeno colpisce particolarmente gli adolescenti, utenti frequenti dei social media progettati per favorire il rapido scorrimento di contenuti brevi.

CONSEGUENZE PSICOLOGICHE: NOIA CRONICA E RISCHI ASSOCIATI

La ricerca ha evidenziato che la continua ricerca di nuovi stimoli per evitare la noia può creare un ciclo senza fine, in cui l’utente si annoia sempre di più e cerca nuovi video per combattere questa sensazione. Secondo i ricercatori, la noia cronica, accentuata dal digital switching, è collegata a sintomi di depressione, ansia, aggressività e una maggiore propensione al rischio.

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